Conferenza sanitaria: “Sì alla decadenza di Croce”. Decisione unanime

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La conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria, riunita ieri dall’assessore alla Sanità Daniela Faraoni che presiede l’organismo, ha espresso parere favorevole alla decadenza dalla carica di direttore generale di Ferdinando Croce, già sospeso dalla guida dell’Asp di Trapani dopo lo scandalo degli esami istologici consegnati in ritardo ai pazienti.     La decisione è stata presa all’unanimità dai componenti della Conferenza dopo avere ascoltato Croce, la cui audizione è stata registrata. I componenti della Conferenza, nel rappresentare dettagliatamente le proprie considerazioni sulla questione, concordano sulla gravità dei fatti contestati e sulle oggettive responsabilità gestionali in capo al direttore generale”, è scritto nel verbale  che porta le firme della presidente Daniela Faraoni e dei componenti Nunzia Albano, Roberto Gambino (in rappresentanza dell’Anci), Pieremilio Vasta (Urps) e l’avvocato Walter Tesauro.  Nell’ audizione  Croce  ha ribadito la sua non colpevolezza. Il manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, quindi ha  tentato con  gli ultimi passaggi di scongiurare l’addio al vertice dell’azienda sanitaria dopo lo scandalo dei ritardi nella refertazione di oltre 3300 esami istologici. Sembra che da tempo, e quindi prima della venuta di Croce, gli esami istologici viaggiassero alla velocità di una lumaca, con grande  disappunto di tanti medici ospedalieri che non potevano fare le diagnosi con tempestività e per  ammalati danni spesso insanabili.