Appicca incendio a casa dell’ex fidanzata, arrestato mazarese. ‘Pensavo fosse in casa’

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Un incendio doloso nella notte, una casa devastata e un piano fallito solo per un caso fortuito. È quanto accaduto a Mazara del Vallo, dove un pregiudicato mazarese è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver dato fuoco all’abitazione della sua ex fidanzata, pochi giorni dopo la fine della loro relazione. I fatti risalgono alla notte del 24 aprile: le fiamme avevano coinvolto un appartamento, fortunatamente vuoto, e il rogo, inizialmente ritenuto accidentale, è stato domato dai Vigili del Fuoco prima che provocasse danni irreparabili. La verità è emersa il giorno dopo, quando la proprietaria – informata dell’accaduto da una vicina – ha trovato nella sua casa oggetti estranei: un’ascia, una scarpa da uomo bruciata, una bottiglietta combustibile.

La donna, interrogata, ha subito indicato l’ex fidanzato come il possibile responsabile, spiegando che l’uomo era a conoscenza del suo rientro previsto per quella sera. Solo la scelta improvvisa di passare la notte a casa del suo ex marito con il figlio le ha salvato la vita. Gli investigatori del Commissariato di Mazara, guidati dalla Procura di Marsala, hanno avviato indagini serrate, analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, e individuando con certezza l’ex compagno. L’uomo, consapevole che lei sarebbe tornata a casa proprio quella sera, aveva architettato l’attacco nel cuore della notte, convinto di trovarla all’interno. Le immagini lo incastrano: cambi d’abito strategici, andatura alterata, tentativi di coprire il volto con il cappuccio. Una messinscena studiata per sfuggire all’identificazione, rivelatasi inutile. Il GIP di Marsala ha disposto la custodia cautelare in carcere. Le indagini sono ancora in corso, ma l’uomo – che resta presunto innocente fino a sentenza definitiva – è ora dietro le sbarre. Un episodio inquietante che riaccende l’allarme sul tema della violenza di genere.