Celebrati i funerali dell’alcamese Teresa Stabile uccisa dal marito a Samarate

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Momenti di dolore e di sincera commozione, lacrime e gli abbracci di una città’ che ieri pomeriggio – in occasione del funerale dell’alcamese  Teresa Stabile assassinata otto giorni fa dal marito Vincenzo Gerardi, si è stretta in silenzio e nel cordoglio. Era gremita la chiesa parrocchiale Santissima Trinità di piazza Italia di Samarate, comune in provincia di Varese. Una cerimonia intima e riservata. Poi al termine dei funerali – celebrati dal responsabile della comunità pastorale Maria Madre della Speranza don Nicola Ippolito – le parole forti e accorate della zia Maria Grazia a nome di tutte le donne della famiglia di Teresa ha detto che «Il mondo ha perso la dolcezza del tuo sguardo, le carezze delle tue mani, il mondo ha perso». «Il tuo sorriso è stato spento per sempre da chi non poteva cambiare, eri bella, buona, generosa e di cuore». Infine: «Teresa era sola, era una morte annunciata, ha solo voluto essere libera di sorridere e di coltivare sogni». E poi la bara è stata accompagnata dagli applausi all’uscita della Chiesa.

I parenti piangono e si stringono le mani. Ma Teresa vive ancora nel ricordo e in chi ha avuto il privilegio di conoscerla e volerle bene. Dolore anche ad Alcamo dove vivono famigliari del Gerardi, in carcere con l’accusa di avere ucciso a coltellate la moglie dalla quale erano in corso le pratiche per la separazione. Ha parlato “di delitto d’ impeto dopo avere casualmente incontrato la moglie ad un parcheggio vicino all’abitazione dei genitori della donna”. Ma gli inquirenti non credono a questa versione: in casa dell’uomo sono infatti state trovate delle lettere-testamento scritte dal 57enne e indirizzate ai due figli (datate 18 marzo) dalle quali emerge per gli investigatori la pianificazione del femminicidio – suicidio.