Le immagini della sorveglianza sono state determinante per dare un nome e un volto agli aggressori a colpi di machete contro un giovane di 19 anni avvenuta nel centro storico di Marsala nella notte tra il 10 e 11 gennaio scorsi, L’ennesimo episodio di violenza che ha aumentato paura e preoccupazione tra i cittadini. Durante la perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato 400 grammi di marijuana e un bilancino di precisione nell’abitazione dell’aggressore, che è stato così accusato anche di detenzione di sostanze stupefacenti, oltre che di lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari.
La persona arrestata ieri e il cugino sono ritenuti i responsabili di una rapina e l’accoltellamento di una ragazza di 21 anni, fatti per i quali è prevista l’udienza preliminare il 19 febbraio. Il sindaco di Marsala Massimo Grillo: “Insieme al Presidente del Consiglio Comunale, abbiamo accolto con viva soddisfazione la notizia dell’arresto dei due. Riguardo alla richiesta di maggiore illuminazione da parte di diversi consiglieri che hanno interrogato l’amministrazione, chiedendone il ripristino dove le strade sono al buio. – “Il Movimento Indipendenza di Marsala, ritiene che da un certo periodo a questa parte, nella città si assiste impotenti ad una recrudescenza della criminalità – si legge nella nota. Urge fare presto per garantire la legalità. A tale riguardo il Movimento Indipendenza chiede alle istituzioni locali, che fine abbiano fatto i militari mandati dl Prefetto che pattugliavano il territorio marsalese”? Il pattugliamento di alcune vie del centro storico è stato demandato in via sperimentale all’Associazione Nazionale Carabinieri – continua la nota del Movimento Indipendenza. La madre del giovane aggredito, che ricordiamo è infermiera del 118, ha espresso disappunto per essere stata richiamata dal direttore generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, a seguito di alcune dichiarazioni pubbliche.
