Alla DDA di Palermo, manca la metà di magistrati. De Lucia indìce concorso interno

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Anche l’arresto di Matteo Messina Denaro con il relativo aumento della mole delle indagini e la necessità di costituire un apposito pool  nonché l’impegno di altri magistrati nei settori di Trapani e di Agrigento, hanno ulteriormente evidenziato la carenza di pubblici ministeri alla Dda di Palermo. Ne mancano tredici in una delle direzioni distrettuali antimafia più esposte d’Italia. La pianta organica prevede 25 sostituti, ma in servizio ce ne sono appena 12, meno della metà. Una carenza  che ha spinto il procuratore Maurizio de Lucia a mettere a concorso interno i posti vacanti . Il bando si chiuderà il 20 gennaio.

Non stanno meglio, comunque, gli organici dell’intero ufficio. Alla procura di Palermo, sulla carta, i Pm dovrebbero essere 61, di fatto sono 47. A fronte di 14 caselle vuote a gennaio arriveranno appena 4 nuovi magistrati. Ma le criticità maggiori restano quelle della direzione distrettuale che ha competenza per le province di Palermo, Trapani ed Agrigento. Tutti territori con una ancora forte presenza delle organizzazioni mafiose. A guidare le inchieste di mafia e il pool costituito dopo l’arresto di Messina Denaro è il procuratore aggiunto Paolo Guido che già coordinava le indagini sulla mafia trapanese ed agrigentina e che dall’anno scorso si occupa anche delle inchieste sui clan palermitani.

È la prima volta che la delega al coordinamento della Dda viene assegnata a un solo magistrato. Una decisione determinata dalla scelta di garantire una visione complessiva e unitaria al fenomeno mafioso nel territorio. Guido ha una grandissima esperienza d’indagini di mafia, per anni sostituto procuratore della DDA e nel 2017 ha ricevuto la delega sulle indagini per la cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro avvenuta lo scorso gennaio dopo 30 anni di ricerche. Proprio l’atteso arresto ha causato un ulteriore incremento delle indagini sulla mafia e un inasprimento delle carenze in organico. Da qui la scelta del procuratore De Lucia di indire un concorso interno per reperire pubblici ministeri da destinare alla Direzione Distrettuale Antimafia.