Una furibonda rissa scatenatasi, chissà per quale motivo, davanti al Mongreal, prima Exodus, una delle discoteche più note e frequentate che sorgeva a Castellammare del Golfo, nei pressi dello stadio. Era il 10 agosto del 2019 e una diciassettenne, uscita con un’amica per fumare una sigaretta, venne aggredita da due donne castellammaresi, appartenenti alla stessa famiglia, di 48 e 27 anni. Poi, da manforte all’aggressione aveva partecipato un trentenne pregiudicato per reati di droga, compagno di una delle protagoniste della rissa. Botte da orbi con protagoniste quasi tutte donne. La giovane vittima, oggi ventunenne, subì la frattura di un ginocchio. A quattro anni dalla rissa la sezione penale del tribunale monocratico presieduta da Luisa Fontana ha condannato a dieci mesi di reclusione i quattro aggressori, i tre componenti dello stesso nucleo familiare più il trentenne intervenuto. I quattro castellammaresi dovranno anche pagare le spese legali e un primo risarcimento alla vittima di 3.000 euro. “Finalmente dopo quattro anni la mia assistita – ha detto l’avvocato della parte offesa, l’alcamese Vito Galbo – ha ottenuto giustizia anche perché addirittura durante il processo era stata accusata di essersi lesa il ginocchio da sola. Il tribunale ha quindi fatto chiarezza”. Per sedare quella rissa furono chiamate le forze dell’ordine. Nei giorni successivi sia le persone adesso condannate che la giovane vittima presentarono querela e contro querela negli uffici del commissariato di Castellamare del Golfo.