60 anni d’attività della Fondazione Ettore Majorana, scienziati da tutto il mondo

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Sei decadi della Fondazione e Centro per la Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice. Celebrazione, sabato prossimo alle 11:00, all’Istituto Blackett San Domenico di Erice, nell’aula magna intitolata a Paul Dirac. L’iniziativa è patrocinata dal ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Intitolata a l’eminente fisico italiano, nato in Sicilia nel 1906, la Fondazione comprende 136 scuole che coprono tutti i rami delle scienze. Nei vari decenni, le scuole hanno accolto 160 mila studenti da tutto il mondo, migliaia di professori, ricercatori, luminari della scienza e ben 158 Premi Nobel, giunti a Erice per condividere il proprio sapere con i giovani, elevando la Fondazione a eccellenza nel settore. Situato nell’antico borgo pre-medievale di Erice, il Centro di Cultura Scientifica è composto da quattro monasteri restaurati, di cui uno fu residenza del viceré di Sicilia nel corso del XIV e XV secolo. Oggi i monasteri sono intitolati a grandi scienziati e forti sostenitori del Centro ‘Ettore Majorana’. Ai sessant’anni dalla sua fondazione, prenderanno parte alla kermesse Anna Maria Bernini, ministro dell’università e della ricerca, Maria Tripodi, sottosegretaria di stato per gli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Renato Schifani, presidente della regione siciliana, il diplomatico Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare), e Antonino Zichichi, fondatore e presidente della Fondazione Ettore Majorana. Oltre 58 scienziati da tutto il mondo, direttori delle scuole afferenti alla Fondazione insieme al professor Zichichi sottoscriveranno il nuovo Manifesto di Erice, documento che va a implementare l’originale Manifesto del 1982, allora stipulato dai Premi Nobel Paul Dirac, Petr Leonidovic Kapitza e dallo stesso Zichichi, in cui spicca, tra i diversi punti, l’esortazione allo sviluppo di “una scienza etica che lavora per l’uomo e non per le nazioni”.

Nel corso degli anni, il Centro ha accolto eminenze particolari, tra i quali è bene ricordare la visita di Papa Giovanni Paolo II nel maggio 1993, nel corso della quale sottolineò l’importanza del dialogo tra scienza e fede. Sessant’anni, dunque, di genialità e intelligenze all’avanguardia, che hanno fatto di Erice un centro non solo storico, ma anche di scienza.