220 casse di sigarette e 60.000 euro sequestrati. Uno dei contrabbandieri percepiva RdC

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Due tonnellate di sigarette di contrabbando e 60.000 euro sequestrati, 9 persona arrestate fra italiani, tunisini, libici ed egiziani. E’ questo il risultato dell’ennesima operazione anti-contrabbando messa a segno al largo delle coste di Mazara del Vallo dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, in coordinamento con gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria.

La banda stava trasportando i tabacchi, che immessi sul mercato avrebbero fruttato non meno di 300.000 euro, seguendo un modus operandi consolidato nel tempo. Una nave madre che parte con il carico dalle coste nordafricane e che poi si ferma al confine delle acque territoriali italiane. Qui arrivano motoscafi, piccoli pescherecci e barchini ai quali vengono distribuite le casse, nella fattispecie ben 220, contenenti le sigarette di contrabbando.

In particolare, nella serata di venerdì scorso – su segnalazione del Comando Generale della Guardia di Finanza – un elicottero del Comando Operativo Aeronavale, in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, ha documentato la rotta di un peschereccio di circa 20 metri al largo di Lampedusa che si dirigeva verso Mazara del Vallo. Le Fiamme Gialle hanno quindi allestito un intervento più massiccio di uomini e mezzi riuscendo ad avvistare un motoscafo di 9 metri che, nonostante le condizioni meteo avverse, era diretto proprio verso il peschereccio.

Lo scenario era quindi quello del classico modus-operandi dei contrabbandieri con la “nave madre” fermatasi al limite delle acque italiane. L’intervento dei finanzieri è poi scattato nel momento in cui il motoscafo era ritornato nelle acque territoriali. E’ scattato l’inseguimento con il motoscafo che ha cercato invano di riprendere il largo in direzione Nord Africa. Le imbarcazioni sono state quindi abbordate e condotte nel porto di Mazara del Vallo.

L’operazione si è conclusa con l’arresto dei 6 membri dell’equipaggio (di nazionalità egiziana, tunisina e libica) dell’imbarcazione nordafricana e di 3 palermitani di 51, 40 e 27 anni pregiudicati per altri reati, acquirenti dei tabacchi lavorati esteri. Uno dei tre cittadini italiani è risultato percepire da marzo 2020 il reddito di cittadinanza che adesso, ovviamente verrà immediatamente sospeso. Il Canale di Sicilia si conferma,, uno dei bacini maggiormente interessati, a livello mondiale, dai traffici illeciti come il contrabbando di sigarette. Si calcola che questo fenomeno, quasi debellato in altre regione, come in Puglia, e sempre attivo in Sicilia, ogni anno provochi allo Stato una perdita di circa 800 milioni di euro fra accise, iva e dazi. A livello europeo, invece, circa 10 miliardi.