10 mln per Birgi, emendamenti di Orrù e D’alì

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Tra i diversi emendamenti presentati dalla senatrice trapanese Pamela Orrù alla Legge di Stabilità, in fase di approvazione in Parlamento, uno riguarda lo stanziamento di dieci milioni di euro in favore dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, come risarcimento dei danni subiti durante le operazioni militati in Libia del 2011, che portarono alla chiusura dello scalo. Dal canto suo anche il senatore Antonio d’Alì ha presentato un emendamento alla stessa legge perché possano essere immediatamente trasferiti all’Airgest cinque milioni di euro, con il meccanismo della compensazione con i crediti ex art 17 vantati dall’ENAC. Un emendamento concordato dal senatore d’Alì, che della legge di stabilità è uno dei due relatori, con il ministero delle Infrastrutture e trasporti. L’intervento consentirà all’Airgest, nell’attuale delicata fase di transizione della società, di cancellare una grossa posta debitoria del bilancio che libererà quindi l’equivalente risorsa finanziaria. Si tratta di una somma che all’Airgest, impegnata in questi giorni nel mantenimento del volume di traffico aereo sullo scalo di Birgi, è in qualche modo dovuta, prima tranche dei 10 milioni di euro che il Governo aveva assegnato per i danni causati dalla sospensione dei voli per la crisi libica. L’aeroporto civile “Vincenzo Florio” venne dapprima totalmente chiuso per 11 giorni e successivamente riaperto, ma per sei voli al giorno, in un secondo momento portati a venti, provocando una riduzione dei collegamenti del 60 per cento rispetto a quelli previsti in programmazione per l’estate 2011. Tant’è che nel 2011 si  registrò un calo del 13 per cento rispetto al 2010, con una lieve ripresa del 2 per cento nel 2012. “Il danno subito – ha sottolineato la senatrice Orrù – è dimostrato anche dai risultati positivi del 2013, con una previsione di chiusura dell’anno con un più 15 per cento passeggeri, e ciò nonostante la crisi che attanaglia il settore. Il consuntivo del danno emergente per il 2011-2012 è stato certificato da Enac e Mit, e quantificato in 14 milioni di euro, senza considerare i danni materiali procurati al piazzale dal peso degli aeromobili tanker usati”. La senatrice Orrù ha poi chiamato in causa l’analisi della Kpmg commissionata per studiare i benefici economici apportati sul territorio trapanese dal flusso turistico generato dal traffico low cost sul territorio, studio “che ha evidenziato anche una perdita di Pil pari a circa 72 milioni di euro rispetto al maggiore beneficio apportato nei due anni pari a 740 milioni di euro”. I danni subiti sono stati certificati da Enac e Mit e riconosciuti come ristoro per 10 milioni di euro all’Airgest. Ma la procedura di assegnazione dei fondi – riferisce la Orrù – non è andata a buon fine per la mancanza dell’adozione dell’atto formale e della complessità della procedura per la necessaria impegnativa. “L’Enac – ha ricordato la senatrice Orrù – ha recentemente comunicato che, in sede di riunione presso la Presidenza del Consiglio, è emerso che per corrispondere ad Airgest il ristoro dovuto per i danni subiti, mantenendo invariato lo schema precedente, è necessario individuare una nuova fonte normativa che risponda anche al principio della snellezza per consentire una tempistica adeguata all’erogazione del ristoro come sarà rideterminato per cui è necessaria la determinazione del Mit, di concerto con l’Economia”. Proprio per permettere alla società di incassare le somme, la senatrice Orrù ha presentato l’emendamento. “L’aeroporto di Birgi – ha dichiarato la parlamentare del Pd – sta attraversando un momento molto delicato e questo stanziamento potrebbe dare qualche certezza in più”.