Alcamo-Ex cave Orto di ballo, a breve i lavori di tutela del sito

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Tutto pronto per i lavori all’ex cave di travertino dove sorgerà ad Alcamo un anfiteatro nella zona di Orto di Ballo. Dopo lo stop al cantiere, nel settembre del 2014 a seguito di un sopralluogo dei tecnici del Dipartimento Regionale dell’Ambiente e di alcuni ambientalisti che contestavano il progetto, adesso è tutto pronto per realizzare gli interventi previsti sulla base delle prescrizioni imposte dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente per la tutela del sito. Il dirigente del Settore Tecnici manutentivi del Comune, Anna Parrino, ha emanato la determina per l’indizione della gara d’appalto che prevede un investimento da 140 mila euro. Soldi che serviranno per l’appunto per effettuare gli interventi necessari alla tutela del sito, così come da indicazioni date dalla Regione e sulla base anche delle proteste avanzate dagli ambientalisti. Tra le varianti approvate al progetto originario sci sono in particolare lavori che mirano a minimizzare l’impatto visivo dell’anfiteatro ad una distanza di 6 metri dalle pareti della cava delle costruzioni da realizzare. La gradinata sarà adagiata alla scarpata naturale preesistente sul lato sud proprio per rendere l’impatto visivo il meno invasivo possibile. I responsabili tecnici esterni incaricati dei lavori seguiranno scrupolosamente l’andamento dei lavori progettuali. L’importo complessivo dell’opera è di quasi 5 milioni di euro. Già il progetto attorno al geosito venne ridimensionato dal Comune raccogliendo in parte il grido d’allarme degli ambientalisti che parlavano di cementificazione selvaggia. Nonostante ciò sono rimasti i dubbi ancora su alcuni aspetti del progetto: le perplessità permangono sull’opportunità di andare a realizzare proprio in quest’area un teatro. Siamo in presenza di un sito ritenuto dalla comunità scientifica di importanza mondiale per le emergenze paleontologhe presenti all’interno delle cave. Gli ambientalisti hanno sempre evidenziato che in siti come quello delle ex Cave dei Cappuccini di Alcamo andrebbero esclusi tutti quegli interventi che possano alterare o compromettere l’integrità e la riconoscibilità dei luoghi, come sbancamenti o movimenti di terra significativi, introduzione di elementi di interferenza visuale, cancellazione dei caratteri specifici. Qui sono stati trovati reperti unici: l’elefante nano, il ghiro gigante, carapaci e uova di tartarughe, risalenti a centinaia di migliaia di anni fa.