Wwf: “Scandaloso il nulla osta per caccia alla lepre”

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Non bastano gli incendi: a minacciare la lepre italica in Sicilia ci pensa anche la Regione. Come denuncia il Wwf, il provvedimento firmato dall’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino, modifica il calendario venatorio 2023-24 e autorizza anche «l’abbattimento di 167 esemplari di Lepre italica da parte di 152 cacciatori abilitati dalla Regione per un “prelievo sperimentale” organizzato dalla Federcaccia». In provincia di Trapani potranno essere abbattute 7 lepri. L’associazione parla di «una scelta scandalosa».  La Lepre italica è una specie endemica dell’Italia centro-meridionale e della Sicilia. Questo esemplare appare molto simile, nell’aspetto generale, alla lepre europea, ma presenta una forma relativamente più slanciata. «È davvero incredibile il comportamento della Regione: da una parte rinnova e prolunga lo stato di calamità per gli incendi, dall’altro amplia la caccia anche ad una specie stanziale fra le più colpite proprio da fuoco e siccità.  Evidentemente per l’assessore Sammartino è prioritario tutelare le associazioni venatorie», denuncia Ennio Bonfantiresponsabile fauna del Wwf Sicilia. L’Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) ha chiesto nei mesi scorsi di limitare o sospendere la caccia per le specie stanziali – come la lepre – legate ad ecosistemi terrestri devastati da mesi e mesi di incendi in tutta l’Isola. L’attuale situazione di emergenza meteoclimatica determina un peggioramento delle condizioni fisiche degli animali selvatici, condizionando negativamente il successo riproduttivo e aumentando la mortalità degli individui giovani e adulti, a causa di una maggior vulnerabilità a malattie e caccia.