Sarebbe finita nel panico, per una ragazza, una serata trascorsa lo scorso mese di gennaio in un locale notturno a Trapani. L’esercizio sorge in centro, fra via Vespri e via Fardella a Trapani, non molto distante dalla stazione ferroviaria e dalla caserma del comando provinciale dei carabinieri. La vittima avrebbe ricevuto violenza sessuale all’interno dei bagni del locale. L’indomani si è poi recata dai carabinieri a presentare denuncia, e l’uomo, un trapanese di 42 anni e pregiudicato, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Le indagini dei militari dell’Arma avrebbero raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo. Dalla ricostruzione effettuata l’uomo avrebbe avvicinato la vittima all’interno del bagno del locale costringendola a subire atti sessuali. La ragazza sarebbe poi riuscita a divincolarsi, dandosi alla fuga. Gli investigatori, dall’analisi dei dettagli contenuti nel racconto della donna e dopo accurate indagini sono risaliti all’identità del presunto violentatore.
Il 42enne è stato così posto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico presso la propria abitazione. Si tratta del secondo caso di violenza sessuale, a Trapani, nel giro di un paio di mesi, il primo il 25 novembre e il secondo nel mese di gennaio. Lo scorso novembre una donna ucraina denunciò di aver subito violenza sessuale su una panchina, nei pressi delle Mura di Tramontana, da un uomo con il quale c’erano state alcune frequentazioni.
La vicenda, alla luce dei racconti dei protagonisti, appare ancora poco chiara e molto controversa. Un caso che fece molto scalpore e che causò preoccupazione e sdegno in quanto i fatti accaddero proprio a ridosso della giornata internazionale dedicata a combattere la violenza sulle donne. Il processo a carico del 37enne accusato di violenza sessuale prenderà il via il prossimo 24 maggio dinanzi al tribunale di Trapani.
