Video goliardico e di cattivo gusto su Denise Pipitone, Piera Maggio accusa ragazzine catanesi

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Una goliardata di cattivo gusto, di quelle che mai si dovrebbero fare. Alcuni giovani catanesi hanno infatti realizzato un video scrivendo e raccontando che Denise Pipitone sarebbe stata ritrovata in uno sgabuzzino di una scuola di Catania e che in quell’angusto locale sarebbe rimasta rinchiusa per tutti questi 19 anni. Pera Maggio e Piero Pulizzi, i genitori della mazarese scomparsa il primo settembre del 2004, si sono ovviamente indispettiti e hanno pubblicato alcuni post sulla loro pagina Facebook.

Il video è stato pubblicato ma poi, dopo l’indignazione di Piera Maggio, è stato rimosso. “Noi abbiamo voluto renderlo pubblico – scrivono i genitori di Denise Pipitone – lo renderemo pubblico. Oltre a Denise è stato coinvolto un liceo di Catania sia nello sfondo del video che nel titolo stesso, scuola di cui pensiamo queste ragazze facciano parte. Il nostro auspicio – continua il posto – è che vengano presi giusti e seri provvedimenti. Non tutto infatti – sostiene Piera Maggio – può diventare un gioco in particolar modo quando nuoce e fa del male a chi ne soffre. Il rispetto è la sensibilità in questi casi dovrebbe essere d’obbligo”.

L’amarezza e la rabbia dei genitori di Denise Pipitone sono ancora di più cresciuta perché nel video spunta addirittura la scritta MMD, le iniziali del boss di Castelvetrano recentemente scomparso. Pare che il filmato sia stato pare sia stato realizzato da due ragazzine all’interno di un plesso scolastico catanese, “ipotizziamo – scrivono su Facebook, Maggio e Pulizzi – la loro stessa scuola. E mai possibile che per qualche like siano disposti a tutto e con tanta leggerezza? Dovreste vergognarvi e riflettere su ciò che avete fatto. Di sicuro – si conclude così lo sfogo della madre di Denise Pipitone – non è quello che la scuola e le vostre famiglie vi hanno insegnato”. Il dolore della donna mazarese è sempre vivo. la figlia, Denise Pipitone, venne rapita l’uno settembre del 2004 a Mazara del Vallo, in va La Bruna, mentre giocava davanti casa della nonna. In questi 19 anni si è parlato di tutto (rom, dissidi familiari, malavita) e numerosi sono stati indagini e processi. Tanti anche i presunti avvistamenti e pure alcune indicazioni come quella che segnalava la presenza del corpo della bimba seppellito nelle campagne di contrada Ferla. Ovviamente corpo mai rinvenuto. Tutte le piste, finora, si sono rivelate errate mentre resta vero e fortissimo il silenzio da parte di chi conosce la verità.