Un corvo a Trapani

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    di Antonio Pignatiello

     

    Un corvo, una minaccia, una inquietante rappresentazione di ciò che è Trapani e il trapanese, ancora una volta. Le minacce al Procuratore di Trapani Marcello Viola fanno ripiombare il trapanese nel buio antico. Dopo le ultime operazioni anitmafia Mandamento e le operazioni sull’eolico sul riciclaggio, le inchieste sulla Curia, le intimidazioni sotterranee e il silenzio strisciante di questa provincia da parte della stampa nazionale arriva la notizia di una lettera che non sembra affatto amichevole per il giudice di Trapani, quanto meno perchè anonima.

    «È arrivato qualcosa per lei» sembra una chiara minaccia in una lettera di quattro pagine recapitata in Procura a Marcello Viola. La lettera risale a un mese fa e di cui si è appresa l’esistenza solo ora, oltre all’avvertimento, ci soarebbero dettagliate informazioni su alcune indagini condotte dal magistrato. L’anonimo sembra bene informato sui particolari delle inchieste, da quella sul sequestro del patrimonio dell’ex patron della Valtur Carmelo Patti, a quella sugli ammanchi milionari alla Curia che vede indagato Ninni Treppiedi l’ex braccio destro del vescovo Francesco Miccichè.

    Nella lettera non ci si limiterebbe a ripercorrere passaggi segreti delle indagini ma sembra che l’anonimo mostra di sapere mettere in collegamento diversi particolari e di avere una visione organica di vari aspetti del lavoro del procuratore e anche di questioni relative alla sua sicurezza.

    Sono proprio alcuni riferimenti precisi che sembrerebbero fare escludere la presenza di una talpa in Procura, perche« si tratta di elementi non conosciuti negli ambienti investigativi, e che farebbero pensare ad un’altra regia. Lettere di analogo contenuto sarebbero state inviate anche ad autorità palermitane. Della vicenda si occupa la procura di Caltanissetta, competente sui magistrati del distretto di Corte d’appello di Palermo in cui rientrano gli uffici giudiziari trapanesi. Nei mesi scorsi Viola era stato vittima di altre intimidazioni e per questo gli era stata rafforzata la scorta.