Tutelare necropoli elima e area castello Calatubo, associazione avvia crowdfunding

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Un crowdfunding per tutelare e salvare la preziosa necropoli elima che sorge nei pressi del castello di Calatubo, oggetto in passato di parziali scavi abusivi e, per questo, costantemente in pericolo. Lasciarla alla mercé di possibili malintenzionati significherebbe perdere per sempre un patrimonio di inestimabile valore, scientifico e identitario. L’Associazione ‘Salviamo il Castello di Calatubo’ si spende da anni per far si che l’area di Calatubo, fra Alcamo, Partinico e Balestrate, venga protetta e valorizzata nelle sue numerose evidenze storico-archeologiche. L’associazione, nel 2014, partecipò al 7° Censimento indetto dal FAI “I luoghi del cuore”, classificandosi al 3° posto con circa 72.000 mila firme raccolte. E’ stato così possibile un primo intervento di restauro dell’antico maniero a cui ne seguirono altri due. L’associazione ‘Salviamo il castello di Calatubo’, per  far conoscere storia e luoghi, ha organizzato visite guidate e tour ad hoc per le scolaresche e gli appassionati di storia. Il primo fine del crowdfunding è dunque quello di delimitare l’area sepolcrale della necropoli con una recinzione, per impedire l’accesso a tombaroli o a semplici curiosi che potrebbero trafugare o danneggiare il patrimonio di enorme valore storico-scientifico.
Una miglior salvaguardia di questo luogo, un unicum nel suo genere, permetterebbe tramite auspicati lavori di scavo archeologici, di svelare i segreti di una civiltà antica, come quella degli Elimi, che in epoca arcaica ha popolato la Sicilia occidentale. In secondo luogo, con le somme raccolte dalle donazioni, si intende realizzare un corto documentario che illustri le attività dell’associazione e i luoghi d’interesse storico, archeologico e naturalistico dell’area di Calatubo. Per questo ‘Salviamo il Castello’ chiede aiuto a tutti gli appassionati e agli amanti della nostra storia e delle nostre origini.  “Chi non ha memoria del proprio passato – dicono dall’associazione – non ha certezza del futuro che verrà”.