‘Travel & Taste Elimos’, progetto enogastronomico e turistico del GAL

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Un progetto sul turismo eno-gastronomico che valorizzi i prodotti tipici e di qualità locali, contribuendo alla sostenibilità ambientale e socio-economica dei luoghi: è questo l’obiettivo di Travel & Taste Elimos rivolto a ristoranti, bar, enoteche, street food e finanziato dal GAL Elimos con il PSR Sicilia 2014- 2020. Il progetto sarà presentato martedì prossimo, 22 febbraio, alle ore 17, in un incontro aperto al pubblico nell’aula consiliare del Comune di Castellammare del Golfo. Sarà possibile seguire i lavori anche sulla pagina istituzionale della diretta del consiglio comunale.

“Gli interessati potranno aderire gratuitamente a questo nuovo modo di pensare e organizzare il turismo enogastronomico indicato dal progetto Travel & Taste Elimos – ha detto l’assessore Maria Tesè – che mira alla promozione del territorio del Gal Elimos, del quale Castellammare fa parte, e dei suoi prodotti tipici con una rete di azioni rivolte a ristoranti, bar, enoteche, street food e produttori agricoli e agroalimentari locali che, tra seminari gratuiti volti al miglioramento delle capacità di vendita e dell’accoglienza, check up aziendali e occasioni di confronto con nuovi potenziali acquirenti, costruiranno non solo un marchio di qualità, ma amplieranno e rafforzeranno le proprie capacità competitive sul mercato. Un’impalcatura di azioni – ha concluso l’assessore – che sosterrà la sinergia che si andrà creando durante i 24 mesi di progetto tra le imprese del food & beverage e i produttori”.

Secondo i promotori l’iniziativa concederà diverse opportunità e vantaggi, sia ai produttori, sia agli operatori del mondo della ristorazione locale: -seminari gratuiti sulle opportunità di mercato del turismo eno-gastronomico, marketing e tecniche di vendita, sostenibilità ambientale e vantaggi di mercato, visual merchandising, concetto di qualità nella filiera corta. -check up aziendali e suggerimenti per il miglioramento delle capacità di vendita sui canali diretti (punto vendita, web e social, valutazione della capacità di “accoglienza” dei luoghi della produzione, ecc.) -Contatti e occasioni di confronto diretto con nuovi potenziali acquirenti locali, italiani ed esteri -Inserimento all’interno di itinerari e di iniziative di turismo slow ed eno-gastronomico.