“Il Sindaco di Trapani dovrebbe avere rispetto delle persone, a cominciare dai venditori di frutta e verdura che si aspettano dal proprio sindaco atti concreti di sostegno anziché di disprezzo”. Lo ha detto l’ex commissario del Libero consorzio di Trapani, Antonio Ingroia, dopo le accuse rivoltegli dal sindaco di Trapani che lo ha paragonato a un venditore di frutta e verdura. “Personalmente io preferisco i venditori di frutta e verdura ai venditori di fumo che parlano, parlano e non concludono nulla. Io ho la mia storia di serio uomo delle istituzioni e della legalità che per 25 anni ha lottato contro la mafia con indagini e processi che in provincia di Trapani e di Palermo hanno portato all’arresto, alla condanna e ai processi di centinaia di mafiosi e di uomini collusi con la mafia, compresi uomini politici, alti funzionari dello Stato, perfino generali dei carabinieri. Ed oggi continuo la mia battaglia per la legalità sotto altre vesti e con altri ruoli”.
“Venendo al merito – prosegue ancora Ingroia – è falso che io abbia chiesto un incontro riservato al Sindaco di Trapani. Credo che la politica debba essere trasparente e mi auguro che il Comune di Trapani sia una casa di vetro così come oggi è il Libero Consorzio dei Comuni di Trapani. Io non ho nulla da nascondere, tanto meno gli incontri istituzionali, avvenuto peraltro alla presenza di vari funzionari del Comune e del Libero Consorzio. E ritengo giusto che i cittadini trapanesi sappiano che io ho fatto la mia parte, e pur nelle ristrettezze delle finanze dell’ente ho confermato la disponibilità a dare un contributo di 100.000€ che avrebbe potuto aiutare la Biblioteca Fardelliana a sopravvivere e a preservare i posti di lavoro dei suoi dipendenti. Il Sindaco ha rifiutato con atteggiamento sprezzante che credo non meritassi, ma ognuno si comporta secondo il proprio stile e la propria storia. Ovvio che di fronte a tale atteggiamento, ostinato nel portare avanti un’assurda iniziativa giudiziaria, frutto di controproducenti contrapposizioni fra enti che dovrebbero invece collaborare, non avevo altra scelta che ritirare ogni mia disponibilità, cosa di cui avevo il dovere di informare la collettività trapanese, che non si meritava questo risultato e questo spettacolo”.