Tragico weekend tra le Egadi ed Erice. A perdere la vita, tre uomini

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E’ stata una tragica domenica quello appena trascorsa in provincia di Trapani. Il totale è di tre morti, uno dei quali era stato dato per disperso dallo scorso venerdì.  A Marettimo, infatti, dopo tre giorni di ricerche operate dalle squadre dello CSAR dell’aeronautica militare, è stato recuperato il corpo dell’escursionista bergamasco di 57 anni, in vacanza sull’isola. Secondo le prime ricostruzioni, il cinquantasettenne era uscito venerdi mattina con l’intento di raggiungere Cala Bianca e aveva percorso il sentiero che, partendo dal paese, passa per Punta Troia. L’allarme è stato lanciato dal gestore del B&B il quale, non vedendo rientrare l’escursionista, ha fatto scattare le operazioni di ricerca.

I tecnici del Soccorso Alpino e dell’Aeronautica Militare, partendo da Birgi, hanno dapprima raggiunto l’isola egadina a bordo di un elicottero a raggi infrarossi e successivamente hanno proseguito  le ricerche a piedi, fino a Punta Troia. Soltanto nella tarda mattinata di ieri, un altro aereo decollato da Birgi con a bordo due tecnici del SASS, è riuscito a individuare il corpo del disperso in una scarpata a picco sul mare, nella zona di Punta Galera. Sempre ieri, David Salvatori, sub di 52 anni di origine pugliese, ha perso la vita a Favignana, a causa di un probabile malore. Secondo le dichiarazioni degli amici, l’uomo si era immerso nelle acque dell’isola favignanese intorno alle 13.30, ma qualcosa è andato storto.

Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i militari della guardia costiera che hanno trasportato il corpo del sub al porto dell’isola ma ogni tentativo di rianimazioni da parte dei sanitari, è stato vano.  Ultima tragedia, ma non per ordine di importanza, si è consumata ad Erice: Antonio Andreani , originario di Molfetta, direttore commerciale della “Biosalus”, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di dispositivi per la depurazione delle acque e dell’aria, stava festeggiando il suo quarantesimo compleanno insieme agli amici, ad Erice, in una villetta di contrada Pegno.

Per continuare a ballare, l’uomo è salito su un pozzo, ma la lastra di cemento che lo copriva è ceduta e il malcapitato ha fatto un volo di 25 metri in quel cilindro di cemento, colmo per un d’acqua. Una gravissima caduta che gli ha provocato una grave ferita alla testa. Scattato l’allarme, il corpo è stato recuperato quattro ore dopo dai sommozzatori, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Oggi, all’ospedale di Marsala, si svolgerà l’autopsia per accertare meglio le cause del decesso.