Torrente Canalotto di Alcamo Marina, niente dal Genio Civile. Attesa per 4,5 milioni da Roma

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L’argine franato è ancora li e continua a rappresentare un serio pericolo per mezzi e pedoni che transitano da via dei Fiori, la strada che costeggia il torrente Canalotto nei pressi del ponticciolo di Alcamo Marina. Le opere arginali nei corsi d’acqua sono di competenza degli enti regionali e nessuno è ancora intervenuto dopo le piogge torrenziali dell’ottobre del 2021. Sono trascorsi più di due anni e i residenti della zona non sanno più a che santo votarsi. Vero è che molte abitazioni di quell’area sono state costruite abusivamente e alcune di loro non risultato ancora sanate ma è altrettanto vero che non si può per questo mettere a repentaglio l’incolumità della gente. Da quell’alluvione poco o nulla è stato fatto per ripulire l’alveo del torrente ad eccezione di un intervento predisposto dal comune di Alcamo  ed attuato, con l’uso di alcune ruspe, nell’agosto dello scorso anno.

Tutto fermo invece per i 150.000 euro disponibile per il Genio Civile che doveva elaborare il progetto e dare l’appalto. I fondi che dovevano servire per pulire alveo e argini andranno adesso fra i residui. Lo stesso torrente Canalotto è anche al centro di un mega-progetto di interventi strutturali per la messa in sicurezza idraulica del corso d’acqua. Si tratta di un’opera da 4 milioni e mezzo che rientra tra i fondi richiesti dal comune di Alcamo e che si trova alla firma della presidenza del consiglio dei ministri. L’una non esclude l’altra ma il Genio Civile di Trapani ha comunque stoppato il suo intervento da 150.000 euro. Insomma la frana di via dei Fiori rimarrà tale e quale, e sono trascorsi più di tre anni, e chissà quando verrà messo in sicurezza l’intero bacino idraulico del torrente che dal vallone Nuccio arriva in mare. A proposito di corsi d’acqua il comune di Alcamo e quello di Balestrate hanno elaborato un altro progetto riguardante il torrente Finocchio che fa da confine fra i due territori. La richiesta di finanziamento è stata indirizzata all’Autorità di Bacino e dovrà servire a mettere in sicurezza un altro corso d’acqua che talvolta, in caso di piogge torrenziali, ha causato danni alle coltivazioni e alle abitazioni.