Terremoto nel Belice, manifestazioni per il 52° anniversario

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Una serie di manifestazioni per ricordare il terremoto che nella notte tra il 14 e 15 gennaio di 52 anni fa arrecò morte e distruzione nella valle del Belice. Quattrocento morti e la disgregazione di un tessuto social che ancora oggi paga le conseguenze sotto forma di mancato completamento della ricostruzione. Ma un allarme viene lanciato oggi da uomini di cultura, ovvero il rischio del degrado di importanti per d’arte, che vennero realizzate a grazie all’intuizione di quel geniale uomo politico che è stato Ludovico Corrao, per tanti anni sindaco di Gibellina. Degrado per esempio come la porta d’ingresso in ferro, ideata dallo scultore Pietro Consagra, del cimitero di Gibellina dove riposa l’artista mazarese, Per ricordare il sisma i comuni del comprensorio hanno messo a punto il calendario di manifestazioni che si svolgeranno a Montevago con una fiaccolata in memoria delle vittime del sisma. A Menfi dalle 10,30 di domani sarà visitabile l’installazione storica “Le prime tende, i primi alloggi” sui primi soccorsi arrivati in aiuto delle popolazioni in via Vittorio Emanuele III. Sempre alla stessa ora a palazzo Pignatelli si inaugura la mostra fotografica “I giorni del terremoto” visitabile fino al 20 gennaio. Infine alle 17,00 al Palazzo comunale sarà proiettato il vide documentario di U. Lucia e G. Mistretta “Menfi 1968 – dalle macerie al futuro”. Domani a Salaparuta alle 10,30 nella Chiesa di Santa Caterina si terrà una celebrazione eucaristica alla quale seguirà la proiezione di un filmato sul sisma del ’68. A Roccamena alle 10,30 presso l’Auditorium della Scuola media statale “Fermi” per la giornata intitolata “Raccontare la storia – trasferire la memoria” sarà proiettato il documentario “Belice 1968/Terre in moto 2008” per la regia di Salvo Cuccia e Antonio Bellia. Domani a Gibellina alle 15 è prevista una celebrazione eucaristica al cimitero comunale in ricordo delle vittime del terremoto mentre alle 17 al Baglio Di Stefano, sede della Fondazione Orestiadi, si terrà la presentazione dei quaderni “Gibellina tra memoria e futuro”, dei racconti di Carlo La Monica e delle poesie di Salvatore Capo “Lu mastru e la putìa” e infine “50 anni dal terremoto del Belice – vicende e visioni”, lettura di testi composti da Francesca Corrao, Mario Cucinella ed Enzo Fiammetta a cura della Fondazione Orestiadi. Domani A Santa Margherita Belice alle 17 al Palazzo Filangeri- Cutò sarà inaugurata la mostra fotografica “Il profumo dei fichi selvatici dai ruderi delle case” di Rosario Sanguedolce. A Santa Ninfa alle 18 si terrà una celebrazione eucaristica in Chiesa madre e alle 19 è in programma una seduta speciale del Consiglio comunale dedicata alla commemorazione del tragico evento. Il 17 gennaio a Partanna alle 10,30 presso l’Auditorium “Giacomo Leggio” sarà proiettato il documentario “Belice 1968/Terre in moto 2008” e alle 18 si celebrerà una messa in suffragio delle vittime del sisma nella Chiesa Madre.