Tavolo dell’Anci con il ministero per evitare aumento TARI. Contributo dalla Regione

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Un tavolo aperto con il governo nazionale, e in particolare col ministero dell’Economia, per sostenere la richiesta già avanzata dall’Anci, l’associazione dei comuni italiani, di un provvedimento legislativo che sposti da fine aprile a fine giugno la scadenza per la presentazione del PEF, vale a dire il documento con il quale i comuni stabiliscono annualmente le tariffe per la gestione dei rifiuti. È una delle proposte emerse nel corso dell’incontro tra il presidente della Regione Schifani, i vertici di Anci Sicilia e i rappresentanti dei sindaci. Il maggiore costo sostenuto nel 2023 dagli enti locali per far fronte alla gestione dei rifiuti in situazione di emergenza, come denuncia l’Anci, mette a rischio la tenuta dei bilanci. Una criticità che, secondo l’associazione dei comuni, si traduce nella necessità di reperire una somma, fra 45 e 60 milioni di euro, a copertura dei sovra costi prodotti nel 2022-2023. L’alternativa sarebbe un aumento del 30% delle tariffe della Tari. Per tentare di scongiurare tale eventualità, il presidente Schifani ha assicurato l’impegno della Regione a supportare la richiesta presentata da Anci nazionale e l’intenzione di intervenire a sostegno dei comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all’interno della prima manovra finanziaria disponibile. I rappresentanti dell’associazione siciliana hanno poi evidenziato che su 391 Comuni dell’Isola ben 111 si trovano al momento in uno stato di dissesto o pre-dissesto. È stata, quindi, manifestata la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e comuni isolani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto. Il presidente della Regione, ribadendo come l’efficienza amministrativa degli enti locali sia una priorità dell’azione di governo, ha ricordato l’impegno col quale sono state garantite agli enti locali, nei tempi stabiliti, le risorse finanziarie relative alle prime tre trimestralità da destinare alle spese correnti per il 2024.