Gli introiti della tassa di soggiorno non possono servire soltanto ad organizzare feste e manifestazioni di scarso livello. Lo pensano i due consiglieri comunali di Terrasini del PD, Ciccio Perna e Chiara Baiamonte affiancati dal consigliere Fabio Censoplani hanno sottoscritto un comunicato stampa in cui puntano il dito sulla tassa di soggiorno e sul suo impiego in favore del territorio e del turismo terrasinese. “La tassa di soggiorno, che quest’anno ha prodotto un introito di circa 600 mila euro, – scrivono i tre consiglieri – continua a essere impiegata per finanziare feste e manifestazioni di scarsa qualità invece di essere destinata al miglioramento dell’offerta turistica, alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale e al potenziamento di servizi utili per cittadini e visitatori. Questi eventi, privi di una visione strategica e incapaci di generare reali benefici per il territorio, – aggiungono Baiamonte, Censoplano e Perna -non attraggono nuovi turisti e rappresentano soltanto uno spreco di risorse pubbliche. Una gestione quindi inefficiente – sostengono i tre esponenti dell’opposizione alla giunta Maniaci – che non solo alimenta il malcontento tra i cittadini ma che ostacola le possibilità di crescita e sviluppo del nostro paese. Nella loro nota i tre consiglieri spiegano anche come investire l’introito a partire dall’alleggerimento del peso della TARI che, a seguito dei recenti aumenti a Terrasini, sta gravando pesantemente anche su commercianti, ristoratori e albergatori. Questa ed altre proposte saranno contenute in un’interrogazione che sarà presentata per fare chiarezza sull’utilizzo della tassa di soggiorno e sollecitare quindi una gestione più trasparente e responsabile. Risorse che, concludono Censoplano e i due democratici Perna e Baiamonte – che devono essere impiegate per progetti di valore capaci di promuovere un turismo sostenibile e in grado di migliorare concretamente la qualità della vita dei terrasinesi. La nostra comunità merita rispetto, visione e investimenti mirati, non sprechi.