Ci sono anche i camporealesi Vito Caronia e Leonardo Saporito, di 57 e 62 anni, dipendenti presso la locale discarica, e il trapanese Salvatore Di Gaetano, 65enne, fra gli indagati dell’operazione antinquinamento ambientale ‘Spurgo Low Cost’, con epicentro Castellammare del Golfo, messa a segno dalla polizia, con il supporto della Guardia di Finanza. Per i due camporealesi è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza mentre nessuna misura è stata assunta per il trapanese.
L’indagine, oltre alla ditta DASCA snc, sequestrata in via preventiva e affidata a un curatore giudiziaria, vede coinvolto un’altra impresa, specializzata in analisi chimiche, la Ecologica Buffa. Intanto dopo gli interrogatori di garanzia il giudice ha alleviato alcune posizioni cautelari. Giuseppe D’Angelo, uno dei titolari della DASCA, difeso dall’avvocato Giuseppe Benenati, ha lasciato il carcere ed è stato posto ai domiciliari mentre per Rosolino Foderà, castellammarese di 46 anni, è scattato l’obbligo di dimora. Per l’uomo il GIP Jannelli, ha ravvisato la necessità di lavorare per sostenere la famiglia così come sostenuto dai suoi avocati, Vito Galbo e Saro Lauria. Il 46enne in un primo momento era stato posto agli arresti domestici con braccialetto elettronico.
L’indagine della polizia ha monitorato un lungo periodo, con intercettazioni e foto, in cui l’azienda castellammarese, per mantenere bassi i prezzi alla clientela, sversava nei tombini cittadini i liquami prelevati con l’autospurgo da abitazioni, attività commerciali, ristoranti e lidi balneari. I clienti pagavano coì meno della metà di quanto costasse il conferimento nelle piattaforme specializzate e la DASCA aveva un numero elevatissimo di prestazioni. Tale modus operandi causava però danni, oltre che al mare e alle falde sotterranee, anche alle casse comunali per i necessari lavori di sistemazione delle pompe danneggiate dallo scarico dei liquami. Il comune aveva anche pagato una consulenza per comprendere cosa accadesse e in quei tombini era stato ritrovato cosa che invece non doveva esserci.
