‘Spurgo low cost’, libero Ferrarello. L’uomo si è subito dimesso dalla DASCA

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Dopo i ricorsi degli avvocati continuano ad essere alleggerite le misure cautelari delle persone coinvolte nell’operazione ‘Spurgo low cost’ che nei giorni scorsi aveva riguardato Castellammare del Golfo e soprattutto l’azienda DASCA snc ma anche il laboratorio Ecologica Buffa. Il proprietario della DASCA, Giuseppe D’Angelo, ha ottenuto i domiciliari, dopo un paio di giorni di carcere e dopo avere risposto all’interrogatorio di garanzia.  La stessa misura, con braccialetto elettronico, è stata annullata per un altro indagato, il 46enne Rosolino Foderà che dovrà adesso rispettare soltanto l’obbligo di dimora a Castellammare del Golfo. Niente più arresti domiciliari, adesso, pure per Sebastiano Ferrarello, assistito dall’avvocato Ivan Stabile.  L’uomo è stato liberato con ordinanza disposta dal GIP di Palermo, Lorenzo Jannelli. Grazie all’interrogatorio di garanzia è stato indebolito il quadro indiziario a carico di Ferrarello che fra l’altro lavorava da poco alla DASCA. Fra l’altro l’uomo, dopo l’operazione ‘Spurgo low cost’, ha immediatamente formalizzato le dimissioni dalla stessa azienda. Il GIP, a differenza del PM, ha ritenuto credibile il tenore delle dichiarazioni rese dall’indagato e ne ha disposto il ritorno in libertà. “Esprimo soddisfazione personale per il risultato ottenuto poichè – ha detto l’avvocato Ivan Stabile – è stata data credibilità alla difesa già in sede di interrogatorio di garanzia nonostante il parere del P.M. che si era opposto alla revoca della misura cautelare”. Restano invece ai domiciliari Giacomo, D’Angelo, figlio 35enne del titolare della Dasca, Aldo Ferrantelli, altro castellammarese 61enne, Maria Elena Ilardi di 42 anni e Antonino Buffa, titolare dell’Ecologica. Obbligo di dimora, invece, per due dipendenti della discarica di Camporeale, Vito Caronia e Leonardo Saporito.