Slitta riattivazione depuratore di Alcamo. Accensione parziale forse martedì

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Slitta la riattivazione del depuratore di vallone Nuccio. L’impianto comunale si era fermato per il furto di tutti i cavi elettrici, sia quelli sotterranei che quelli aerei, avvenuto nella notte fra domenica 15 e lunedì sedici settembre. Probabilmente da martedì potrebbe essere rimessa in funzione soltanto una parte degli impianti depurativi. L’appalto d’urgenza alla ditta SIGE di San Sebastiano al Vesuvio prevedeva il ripristino della rete elettrica che attiva il depuratore entro 15 giorni dal  26 settembre, data di avvio del cantiere. In pratica fra oggi e domani. Qualche intoppo come spesso capita nei lavori pubblici e quindi la parziale attivazione degli impianti, e non quella totale, dovrebbe essere avviata nei primi giorni della prossima settimana. L’azienda campana, per ripristinare la rete elettrica, ha ottenuto un appalto da 132.457 euro. Il materiale necessario è arrivato subito in cantiere e gli interventi di ripristino avviati ieri il 26 settembre. Gli impianti si fermarono per una banda di ladri che, indisturbata, per mancanza nel sito della videosorveglianza, rubò circa 350 metri lineari di cavi elettrici. Da allora i reflui fognari prodotti dalla città di Alcamo finiscono direttamente in mare dal torrente Canalotto. Acqua scura, maleodorante e carica di fanghi fognari che finisce ad Alcamo Marina con danni ambientali notevoli. All’indomani del furto scattarono immediatamente indagini e una pattuglia di carabinieri, a Sambuca di Sicilia, ha fermato un autocarro che trasportava cavi elettrici in rame simili a quelli che alimentavano il depuratore comunale di Alcamo. Inoltre i ladri avevano anche portato via un escavatore che la polizia ha ritrovato in un’area non molto distante dagli impianti di depurazione. Un furto che rientra nel sempre più frequente interesse, da parte dei malviventi, nei confronti del rame contenuto nei cavi elettrici. L’oro rosso che poi viene rivenduto clandestinamente.