Le arance della piana di Catania rimpiccioliscono, i produttori della provincia di Trapani lanciano l’allarme per il vino, gli agricoltori dell’area di Partinico in grande difficoltà per la coltivazione degli ortaggi. Dall’altra parte c’è una rete di invasi colabrodo, dalla diga di Poma, che secondo gli agricoltori ha garantito appena un quarto dell’acqua, a quello di Lentini, dove l’acqua c’è, ma l’impianto di sollevamento è guasto. Per quanto riguarda l’invaso Poma si è tenuto un incontro un incontro sul problema delle risorse idriche che scarseggiano per gli agricoltori della zona. Al centro, lo stato di disagio degli agricoltori in vista della campagna irrigua alle porte. «La diga è già allo stremo e i prelievi dell’Amap continuano per la città Palermo e si prevedono problemi per la campagna irrigua che inizierà ad aprile. Sono in programma diverse iniziative di protesta da parte degli agricoltori del territorio per il problema della mancanza d’acqua che si profila per i mesi a venire. Ricordiamo che le campagne di Bosco Falconeria la maggior parte delle quali sono di proprietà di alcamesi vengono irrigate con le acque del Poma. Nella zona si produce ottima frutta e ottimo olio soprattutto. La lunga siccità e le richieste di interventi fanno parte anche della vertenza degli agricoltori con manifestazioni in tutta Italia. Dopodomani è previsto un concentramento di trattori sulla statale 113 per raggiungere poi Terrasini. E c’è grande preoccupazione anche tra i viticoltori perché è importante l’acqua in questo periodo per i vigneti. Se come lo scorso anno piove a maggio e giugno il grande rischio è la peronospora come è già accaduto con un calo del 30-30 per cento della produzione. Il vino è stato di ottima qualità ed ha in parte compensato il calo e il bianco produzione 2023 è stato quasi tutto venduto dalle cantine del territorio: Sant’Antonio, San Francesco di Paola, Kaggera Fiumefreddo. Acquistato da produttori di tutta Italia per imbottigliamento.
