Sei candidati ad Alcamo. Forse.

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    di Antonio Pignatiello

     

     

    Il 6 aprile si aprono i comizi elettorali per le prossime amministrative del 6 e 7 maggio che dovranno rinnovare tra gli altri i Consigli Comunali di Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Paceco, Trapani mentre a Salemi non si voterà più dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata, scioglimento deciso dal Ministero degli Interni, ed eleggere i Sindaci di queste città.

     

    Il 6 aprile inieranno i comizi elettorali ufficialmente ma anche se da tempo di discute di candidati ancora a pochi giorni dalla chiusura delle liste e il deposito dei simboli molte cose non sono certe. Molte formazioni non solo non hanno scelto il candidato ma addirittura dopo averlo anunciato l’hanno ritirato. Trapani e Marsala sembrano con Alcamo e Castelvetrano poi sempre più sommesse nelle loro campagna elettorale, quest’anno molto in sordina. I candidati forse non a tutti della propria formaizone politica piacciono o convincono. Trapani si nota per il Generale Damiano candidato del PDL presentato e voluto dal Senatore D’Alì mentre il PD ancora non ha trovato il suo nome e l’ultima defaillance con la proposta a Sebastiano Tusa, funzionario della Soprintendenza, è fallita anche per la concomitanza della candidatura di Tusa a consigliere di Palermo dove anche lì si voterà.

     

    Alcamo ha la situazione più complessa dopo il ritiro di Nino Papania, senatore ma da sempre ai vertici e nell’entourage politico della formazione di centro sinistra che ha appoggiato prima Massimo Ferrara e poi Giacomo Scala. Tra questi resta anche Massimo Fundarò che a suo tempo volle Massimo Ferrara e ora approva e ha voluto, dopo averlo proposto, Sebastiano Bonventre, chirurgo, già assessore con Scala e che è riuscito a mettere insieme tutto il centro sinistra che appoggia Scala attualmente, cioè PD, IDV, Area Democratica, Insieme per Alcamo. Da verificare ancora cosa sta succedendo nel PDL. Saro Lauria ha annunciato la sua candidatura ma ancora, nonostante le dichiarazioni congiunte con il coordinatore locale, la sua ufficializzazione pubblica non è avvenuta. E’ avvenuta solo quella di Bonventre che domani, venerdi 30 marzo, si presenterà in serata al Marconi in grande stile. A contrastarlo rimangono dunque Enza Mione, Preside del Tecnico Girolamo Caruso con una lista civica vicina al Presidente della provincia Mimmo Turano che, come si, ha origini e radici proprio ad alcamo con il padre Vito più volte Sindaco per la DC, quindi ci sarebbe Francesca De Luca, dirigente della Forestale che dovrebbe essere appoggiata da Grande Sud di Rocco Bologna e da Giacomo Sucameli di Cantiere popolare ma anche in questo caso l’ufficializzazione pubblica non è ancora arrivata. Quindi Franco Orlando con Noi Sud, vicino all’ex parlamentare regionale dell’ allora UDC Norino Fratello e per finire la lista ABC che significa Alcamo Bene Comune che presenta come candidato a Sindaco Niclo Solina, avvocato e già consigliere della rete nei primi anni ’90 con una lista e proposta politica in nascita essenzialmente nei social network e poi sviluppatasi nele riunioni. Cinque in tutto in candidati perchè Baldo Lucchese ha fatto un passo indietro per La Sveglia fondata da Vito Pipitone e appogger a quanto pare ABC.

     

    Restano dubbi sulle forze in campo a contrastare Sebastiano Bonventre perchè di apparentamenti e accordi politici forti per il momento non sembra ce ne siano. Sono inoltre previsti forti cali di afflusso alle urne con la crisi della politica, morale ed economica che c’è, scontento generale insomma e sfiducia quasi totale nei confronti del mondo politico.