Scuola, al debutto docenti tutor e orientatori. Selezioni in corso

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Dal prossimo anno scolastico debutteranno i docenti tutor e i docenti orientatori, le nuove figure didattiche introdotte dal governo. Le procedure per avviare la selezione iniziate il 17 aprile si concluderanno il 2 maggio, Riguarderanno 40 mila docenti per 70mila classi del triennio delle scuole statali di secondo grado. I fondi stanziati per il 2023-2024 ammontano a 150 milioni di euro. Il compito di tutor e orientatori è di “individuare e valorizzare i talenti di ogni ragazzo. Sulla scelta e la formazione dei docenti è decisivo il ruolo dei dirigenti scolastici, che hanno ricevuto il 5 aprile scorso le prime informazioni. A loro spetta l’indicazione dei candidati tra quanti abbiano seguito su base volontaria un corso on line propedeutico ai successivi percorsi di formazione, nonché la nomina di tutor e orientatori entro il primo settembre.

I requisiti per candidarsi, come l’essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità, e la disponibilità ad assumere il nuovo incarico per almeno un triennio scolastico, sono indicati con la dicitura “i candidati devono preferibilmente possedere”, quindi non sono obbligatori. Anche sul numero di studenti che ogni docente deve seguire è l’autorità scolastica a decidere, in una forbice che va da un minimo di trenta a un massimo di cinquanta ragazzi. In base a questa scelta, “e nell’ambito delle contrattazioni d’istituto”, le retribuzioni per i tutor sono comprese tra 2.850 e 4.750 euro lordi, per gli orientatori tra 1.500 e 2.000 euro. Venendo al merito delle attività, il tutor ha la funzione di affiancare gli studenti nella loro crescita e aiutarli a creare un “E-port-folio”, ovvero il percorso di studi compiuti, la documentazione delle competenze acquisite, le attività svolte nei progetti finanziati con fondi europei, la scelta di un lavoro riconosciuto come proprio “capolavoro”. L’orientatore deve invece aiutare gli studenti a fare scelte in linea con le proprie aspirazioni, tenendo conto dell’offerta dei percorsi di studio e di lavoro sul territorio.