Rifiuti, assessore D’Angelo ad Alcamo o a “Chi l’ha visto”?

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Obiettivo 65%. E’ la percentuale di differenziata che l’assessore all’igiene ambientale del comune di Alcamo, Giuseppe D’Angelo, ha dichiarato di voler raggiungere un mese e mezzo fa, al momento della sua nomina, il 3 settembre scorso. Non sarà semplice perché intanto la differenziata è arrivata ai minimi storici, il 23%, per tutta una serie di motivazioni, anche quelle direttrici da seguire suggerite dallo stesso D’Angelo che, per oltre un anno, ha ricoperto proprio il ruolo di esperto e consulente del sindaco Surdi, in materia di ambiente e rifiuti, prima di essere promosso ad assessore.

Dal momento del nuovo incarico ad oggi, il nuovo componente della giunta Surdi sta forse diventando oggetto di cronaca. Nessuno, o comunque pochissimi, lo hanno visto negli uffici comunali,  per le strade di Alcamo, al lavoro per combattere l’emergenza rifiuti. Nemmeno è stato mai presentato al consiglio comunale o alle commissioni consiliari. E sono trascorsi 45 giorni. Qualcuno ironicamente sostiene che l’assessore Giuseppe D’Angello possa essere uno dei protagonisti della prossima puntata di “Chi l’ha Visto”, la nota trasmissione di RaiTre che cerca le persone scomparse.

Ironia a parte la situazione, specialmente in un settore, quella della raccolta dei rifiuti che ad Alcamo sta soffrendo come non mai, è certamente particolare, strana se non unica. Fra l’altro in un mese e mezzo e quindi in 7 sedute di giunte, l’assessore all’igiene ambientale è stato presente soltanto una volta. Una sorta di stakanovista al contrario.  Ma se il settimo componente della giunta municipale di Alcamo non è mai sul campo, come potrà fare a raggiungere il 65% di differenziata il prima possibile, come dallo stesso e dal sindaco dichiarato al momento della nomina assessoriale? Nominato perché tecnico, quindi esperto in tematiche e politiche ambientali, allo stato attuale potrebbe davvero esultare chi ha avuto la fortuna di vederlo.