Reti idriche e acqua a Terrasini non si toccano, mozione unanime del consiglio comunale

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Avrebbe dovuto consegnare le reti idriche al gestore unico, l’AMAP, entro il 30 di settembre ma il consiglio comunale e la giunta di Terrasini hanno detto no.  Ieri il massimo consesso civico della cittadina marinara ha infatti approvato un atto di indirizzo, all’unanimità, con cui impegna il sindaco “a proporre ogni azione ritenuta opportuna e necessaria affinché ad ogni livello avvenga il riconoscimento dell’acqua come bene comune pubblico e patrimonio dell’umanità e l’accesso all’acqua potabile come un diritto umano fondamentale, inalienabile e inviolabile di ciascuno, che pertanto deve essere soggetto, comunque, a controllo pubblico”. Nello stesso documento viene affermato che il Comune riconosce che il Servizio Idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, non assoggettabile a meccanismi di mercato e che per ragioni di economicità, efficacia ed efficienza debba rimanere gestito in House con mezzi e risorse comunali. Terrasini non intende quindi restituire reti e impianti all’Ati idrico provinciale e quindi al gestore AMAP. L’organismo sovracomunale, però, non ha riconosciuto all’ente locale la salvaguardia delle fonti.