Resti ossei nella diga Garcia, sono del camporealese Salvatore Mulè

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Sono di Salvatore Mulè, camporealese scomparso il primo febbraio del 2006, i resti ossei rinvenuti nel dicembre di tre anni fa nella diga Garcia. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Monreale, dopo gli accertamenti tecnici effettuati dal R.I.S. di Messina, sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo, personaggio legato ad esponenti della malavita organizzata. Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un caso di “lupara bianca”. Il camporealese Salvatore Mulè, allevatore e pluripregiudicato, era nipote di Rosario, detto “manuzza”, deceduto nel 2014 e gravitante nel sodalizio mafioso di Camporeale.