PUDM, ad Alcamo dopo due mesi delibera ancora non pubblicata. Si allungano i tempi

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La pianificazione del demanio marittimo di Alcamo sarà definita chissà quando e non soltanto per la necessità di affidare l’incarico ad un nuovo progettista o per inserire gli emendamenti approvato dal consiglio comunale e che andranno a rivoluzione il PUDM. L’allungamento considerevole dei tempi passa anche dal passo di lumaca con cui il comune sta procedendo. Infatti, incredibile ma vero, dopo due mesi e due giorni dai lavori d’aula non è stata ancora pubblicata all’albo pretorio la delibera consiliare votata il 4 maggio scorso. Si tratta di una mole di trascrizioni certamente notevole ma 62 giorni per pubblicare la delibera appaiono davvero tantissimi. Come se non venisse apprezzata l’importanza della pianificazione che riguarda il demanio marittimo e quindi il futuro di Alcamo Marina.

Il PUDM, già di suo, arriverà chissà quando perché dovrà ancora rispettare numerosi altri passaggi fra progettista, regione, giunta, consiglio comunale, opposizioni e osservazioni. A ciò si aggiunge la necessità di andare a conferire un nuovo incarico di progettazione perché il redattore del PUDM, l’architetto Roberto Longo, vincitore di un concorso pubblico altrove, non potrebbe più mettere mano agli elaborati commissionati dal comune di Alcamo. La giunta Surdi dovrà quindi affidare un nuovo incarico ad un altro tecnico che, ovviamente, non conosce il lavoro finora fatto. Da lì comincerà il nuovo avanti indietro fra comune e Regione. Tutto ciò con un andamento a passo di lumaca. Basti infatti ricordare che dopo 62 giorni la delibera consiliare contenente tutti gli emendamenti non è stata ancora trascritta e pubblicata all’albo pretorio. L’atto deliberativo, due mesi fa, con 13 favorevoli, tre contrari e un paio di astenuti aveva approvato gli emendamenti al PUDM, il piano di utilizzo del demanio marittimo che dovrà servire ad organizzare l’utilizzo della costa alcamese.