Prezzi alle stelle ad Alcamo per l’acquisto di olio

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Prezzo dell’olio alle stelle. Una vera e propria stangata per le famiglie alcamesi abituate a comprarlo direttamente nei frantoi oppure recapitato a casa da coltivatori con i quali c’è un rapporto da anni. Ad Alcamo l’unità di misura è il “cafiso”, che corrisponde a nove litri meno un quarto. L’attuale prezzo di mercato va da 110 a 115 euro a “cafiso”. Per Alcamo un vero record. Lo scorso anno, a causa dell’abbondanza, si poteva comprare un “cafiso” anche a 75 euro”. “Il prezzo elevato è la causa- dice un esperto del settore Bernardo Cataldo- della siccità. Ci sono zone dell’Alcamese dove non è stato prodotto nemmeno un olivo.  Le condizioni metereologiche non hanno consentito la normale produzione. Prevediamo un calo dal 25 al 35 per cento”.  La maggiore estensione di ulivieti, coltivati dagli alcamesi, si trova in contrada Bosco Falconeria e Fico. “Negli  ultimi 10 anni a causa della scarsa redditività – dice l’imprenditore Piero Lo Monaco, che coltiva 15 ettari  in contrada Fastuchera- vigneti sono stati trasformati in uliveti, che si estendono per oltre 10 mila ettari”. Molta produzione  alcamese viene esportata al Nord: Piemonte, Lombardia e Veneto. Lo scorso una bottiglia veniva venduta a 10 euro a litro. Il costo maggiore è quello   del trasporto.  Il prezzo della molitura 2024 è di 20 centesimi al chilo.  Tutte le famiglie alcamesi fanno buona scorta e molti riescono a fronteggiare i consumi  di un anno perché possiedono alberi di ulivo.  Nelle annate con condizioni meteo  favorevoli la produzione di olive nell’Alcamese si aggira sulle mille e 200 tonnellate. Una quantità che permette di produrre 800 tonnellate di olio extravergine, molto del quale biologico che ha fatto registrare un vero boom con un giro di affari di circa 5 milioni di euro.