Ponte su fiume San Bartolomeo, silenzio su automazione e finanziamenti. Si spera nelle ‘Europee’

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Forse i pessimisti, coloro che dicevano che quel ponte sarebbe diventato quello definitivo, potrebbero avere ragione. Infatti a 14 mesi dall’inaugurazione dell’attraversamento provvisorio sul fiume San Bartolomeo non ci sono più notizie né sull’iter che dovrebbe portare alla nuova infrastrutture e né, tantomeno, sull’installazione di sensori e automazione necessari ad eliminare i pericoli in caso di maltempo e piogge torrenziali.

E dire che a fine agosto dello scorso anno una nota della Regione, alla vigilia delle elezioni, recitava testualmente: “Il Governo della Regione ha stanziato gli 11,2 milioni necessari alla costruzione del nuovo ponte San Bartolomeo”. Tutto vero, per carità, ma con una determinante specificazione mancante. Il governo regionale ha sì stanziato tali somme ma il denaro non c’è. Deve arrivare dallo Stato e quando e qualora arrivi, si troverebbe quindi già impegnato per realizzare il nuovo ponte che gode già di un progetto di massima redatto da ANAS. Le somme necessarie, invece, rientrano nel Fondo di Sviluppo e Coesione (F.S.C.) 2021/2027. Aperto al traffico veicolare il 5 luglio del 2022, il nuovo ponte provvisorio sul fiume San Bartolomeo, fra Alcamo Marina e Castellammare del Golfo”, andò a sostituire il vecchio, ungo 115 metri, in parte crollato a seguito dell’eccezionale maltempo dell’11 dicembre 2021. La Regione Siciliana ha contribuito a realizzare l’attraversamento provvisorio con 1,2 milioni di euro mentre l’intera opera, costata più di 5 milioni, è stata a carico dell’ANAS.

Dalla sua inaugurazione il ponte, soprattutto nelle ore serali, è stato chiuso per evitare pericoli in caso di particolari previsioni meteo. Per evitare rischi alla pubblica incolumità e che qualcuno, infischiandosi delle transenne, effettui ugualmente il tratto, il comune di Castellammare del Golfo e quello di Alcamo, grazie anche al lavoro di una commissione bi-consiliare, hanno ipotizzato la necessità di installare centraline di telecontrollo per il bacino del fiume San Bartolomeo, sensori sotto le arcate e quindi barriere in grado di chiudersi automaticamente, qualora l’acqua del fiume giungesse ai sensori. Richieste di preventivi, risposte da parte delle aziende specializzate, solleciti alla Regione per finanziare gli interventi. Dopodiché silenzio più assoluto. Si spera nelle prossime elezioni europee, un appuntamento che potrebbe dare certezze e accelerare i tempi. Esattamente come accadde lo scorso anno quando, in tempi davvero da record per la nostra terra, venne costruito e aperto il ponte provvisorio. Il tutto quando politica, deputati e assessori avevano già avviato la campagna elettorale per la Regione.