I lavori sono stati giudicati nel novembre scorso ma dopo 5 mesi, nonostante il PNRRR preveda interventi rapidi, i cantieri non sono ancora partiti. Anzi le aree interessate dai lavori non sono state nemmeno consegnate al consorzio Agorà di Catania, impresa esecutrice “New Building”, che dovrà realizzare ad Alcamo una scuola dell’infanzia in via papa Pio 12° e un asilo nido in via delle Magnolie. Due siti che sorgono nella zona sud-occidentale della cittadina, nei pressi della via Kennedy. L’Europa ha disposto l’inizio dei lavori entro il 31 marzo prossimo ma il termine non è comunque stato definito perentorio. Ad Alcamo, d’altro canto, si è in ritardo soprattutto per l’area sulla quale dovrà sorgere la scuola dell’infanzia. Lì infatti sono allocati i mezzi della protezione civile dell’associazione ‘Fire Rescue’ che non si sa ancora dove dovranno andare a finire. Si sono fatte un paio di ipotesi, una nei pressi del nuovo parcheggio del cimitero e l’altra in contrada Tre Noci. Più probabile la seconda ipotesi ma servono interventi ai terreni che non si potranno certamente fare dall’oggi al domani.
Insomma si parla di questa nuova scuola e dell’asilo nodo dall’agosto del 2022 e in più di un anno e mezzo la giunta Surdi non è riuscita a dare certezze alla Fire Rescue, associazione che sul territorio svolge un’azione encomiabile e capillare. L’ammontare delle due opere è di circa tre milioni di euro. Si tratta di somme relative a un segmento del PNRR, quello destinato al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione. Il quartiere di Sant’Anna incrementerà quindi ulteriormente la presenza di scuole. La nuova scuola dell’infanzia, realizzata su progetto presentato dalla giunta Surdi, avrà anche una sezione primavera, quella cioè dedicata agli alunni più piccoli, dai due ai 3 anni. Sono sezioni che devono avere dei precisi parametri di sicurezza e di comfort, e che funzionano con una quota pagata dalle famiglie. L’asilo-nido che verrà costruito in via delle Magnolie sarà il terzo per la città di Alcamo ma molto vicino al ‘Gianni Rodari’. Una dislocazione geografica di un importante servizio che non andrà certamente a coprire l’intero territorio comunale.
