Una santa messa e un corteo, a Partinico, per ricordare Francesco Bacchi, il ventenne ucciso al culmine di una rissa esattamente un anno fa, e per dire fermamente ‘NO’ alla violenza. Dopo la celebrazione di stasera in chiesa Madre, presieduta dall’arciprete Salvatore Salvia, il concentramento in piazza Verdi per la partenza del corteo. In prima fila i tanti amici di Francesco e soprattutto i familiari che hanno seguito tutte le vicende giudiziarie con grande dolore e partecipazione, invocando una pena esemplare per chi, in primis Andrea Cangemi, ha tolto la vita a Francesco Bacchi. Una prima mobilitazione a Partinico si registrò pochi giorni dopo la terribile morte del ventenne avvenuta nei pressi della discoteca medusa di Balestrate. Tantissima gente a chiedere giustizia ed anche momenti di forte tensione durante gli interventi sul palco allestito per l’occasione.
Adesso la nuova manifestazione organizzata dai partinicesi sia per la memoria della vittima che per sensibilizzare famiglie e giovani contro la violenza. Francesco Bacchi venne coinvolto in una furibonda rissa, avviata all’interno della discoteca balestratese e terminata fuori, nella notte del 14 gennaio dello scorso anno. Secondo le indagini sarebbe andato in soccorso del suo gruppo di amici che era stato preso d’assediò dalla comitiva di cui faceva invece parte Andrea Cangemi, 21 anni anche lui partinicese. Proprio Cangemi, imputato principale al processo in rito abbreviato che è in dirittura d’arrivo, avrebbe sferrato i due calci mortali sul viso del ventenne quando era ancora a terra, provocandone la morte come ribadito poi dall’autopsia. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 14 anni per omicidio preterintenzionale nei confronti di Cangemi e altre a 3 anni e 8 mesi ciascuno per gli altri due giovani, accusati soltanto di rissa aggravata, Alessio Greco e Gaetano Lo Giudice. I legali delle parti civili hanno invece più volte ribadito la necessità di modificare il capo d’imputazione da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario con il riconoscimento, fra l’altro, di varie aggravanti.