Partinico: rifiuti dirottati in altre discariche

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PARTINICO. “Rivoluzione” per i 12 Comuni dell’Ato Palermo 1 (Balestrate, Trappeto, Partinico, Borgetto, Montelepre, Giardinello, Terrasini, Cinisi, Carini, Torretta, Capaci e Isola delle Femmine, ndr) per lo smaltimento dei rifiuti. Il Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione ha dato l’autorizzazione per far proseguire il servizio di smaltimento dell’immondizia nel comprensorio del palermitano scongiurando così un’eventuale blocco del servizio dal momento che le attuali autorizzazioni erano in scadenza domani. Già da ieri Partinico scarica le sue 40 tonnellate giornaliere di rifiuti a Campobello di Mazara, mentre i Comuni di Balestrate, Trappeto, Borgetto, Montelepre, Giardinello, Cinisi, Carini, Torretta, Capaci e Isola delle Femmine sono stati dirottati a Siculiana. Unico territorio che al momento resta “scoperto” è Terrasini che non rientra fra quelli autorizzati dall’ambito: “Credo che nelle prossime ore si troverà una soluzione” tranquillizza tutti il commissario dell’Ato Maurizio Norrito. Il provvedimento è stato autorizzato sino al prossimo 20 settembre, dopodiché si dovrà nuovamente fare il punto della situazione per verificare la condizione delle discariche ed eventualmente procedere alla prosecuzione per il conferimento. In questo modo l’Ato potrà proseguire soprattutto tranquillamente nel suo piano di recupero dei rifiuti per superare l’attuale emergenza creatasi a seguito del rallentamento della raccolta nei giorni scorsi. Condizione che si è verificata a causa della decisione della ditta, che vanta crediti elevati da parte dell’Ato, di dimezzare in numero dei mezzi da mettere a disposizione per l’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In seguito ad un incontro chiarificatore tra lo stesso commissario della società d’ambito e la ditta che fornisce i mezzi è stato superato il problema con il pagamento di parte dei crediti e l’impegno che presto saranno liquidato altre somme. Resta però fondamentalmente critica la situazione sotto questo aspetto: infatti i Comuni dell’ambito hanno sempre più difficoltà a pagare quanto dovuto all’Ato che a sua volta finisce nell’imbuto della mancanza di liquidità. Tutto ciò porta inevitabilmente a un blocco del servizio. Tra l’altro incombe la scadenza dei pagamenti degli stipendi: “Ho sollecitato i Comuni a pagare – precisa Norrito – perché allo stato attuale non siamo in grado di pagare i lavoratori. Per cui ci potrebbe essere ancora una volta il blocco del servizio se i lavoratori decidessero per protesta di incrociare le braccia, cosa che noi speriamo non accada”.

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