Partinico: Comune sommerso da debiti, è crack?

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PARTINICO. Pronti a cadere sulla testa del Comune, coma una spada di Damocle, 700 mila euro di debiti fuori bilancio. La Ragioneria del Comune, retta dal responsabile Vincenzo Cusumano, sta facendo in questi giorni una ricognizione di tutti questi debiti dopo avere dato mandato ai diversi Settori di “rendicontare” queste specifiche voci. Si è confermato un dato che si era ventilato dal consiglio comunale e che ora diventa praticamente ufficiale, con conti alla mano. Questo significa che il civico consesso sarà chiamato ad un lavoro di riconoscimento di questi debiti che mano a mano approderanno in aula, nel contempo l’amministrazione dovrà fare i salti mortali per far quadrare un bilancio sempre più asfittico. C’è una certa preoccupazione dagli scranni dell’opposizione in consiglio comunale: “Alla data di oggi – affermano i consiglieri Governanti, Guida e Gioiosa del gruppo Guardiamo Avanti – non è pervenuta alcuna relazione dettagliata sulla chiusura dell’anno 2013, figuriamoci il bilancio di previsione 2014 dalla cui approvazione dipende l’erogazione di servizi essenziali da parte del comune. C’è una pressione fiscale oramai insopportabile a fronte di servizi pessimi e per di più siamo in presenza di una situazione debitoria indecifrabile, anche se siamo a conoscenza di migliaia di euro di debiti”. Ecco perché i tre consiglieri, insieme ai colleghi Mauro Lo Baido e Gianfranco Lo Iacono, hanno ufficialmente chiesto in una nota al sindaco Salvo Lo Biundo, all’assessore al Bilancio Giovanni Pantaleo e alla Ragioneria di conoscere la situazione finanziaria dell’ente. Secondo gli esponenti del civico consesso il Comune è in gestione provvisoria e quindi deve sottostare al divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti dalla legge. “C’è un comma della norma che regola la materia – replica l’assessore Pantaleo – che ci dà la possibilità di spendere in dodicesimi in quanto i tempi di approvazione del bilancio sono stati prorogati al 30 settembre”. I consiglieri d’opposizione non sono per nulla tranquilli riguardo ai conti del Comune: “La mancata visione globale delle finanze dell’ente – rilanciano Governanti, Guida, Gioiosa, Lo Baido e Lo Iacono – impedisce l’utilizzo di parametri e criteri chiari, definiti e definibili a priori, il più possibile oggettivi”. “C’è un’amministrazione assente – aggiunge Governanti . che non sa programmare. Il nostro timore, che è praticamente quasi una certezza, è che le prossime amministrazioni erediteranno un Comune sull’orlo del dissesto. Ragion per cui probabilmente il sindaco si dimetterà ancor prima della fine naturale del suo mandato”. “Secondo quanto mi è stato relazionato dagli uffici – replica Pantaleo – certamente c’è una situazione finanziaria grave, ma lo è per tutti i Comuni siciliani”.

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