Partinico, Comune: indennità restituite, cosa ne faranno?

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PARTINICO. Anche a Partinico arrivano i rimborsi per amministratori e consiglieri comunali per indennità e gettoni di presenza decurtati per effetto dello sforamento del Patto di stabilità del 2011, sanzione poi annullata per effetto di una recente sentenza della Corte Costituzionale. In città verrà catapultato dallo Stato qualcosa come 90 mila euro all’incirca, cifra che era stata tolta a sindaco, assessori e consiglieri comunali proprio per effetto di quello sforamento che introduceva questa come penalità. Il presidente del consiglio comunale Filippo Aiello ha intenzione di porre la questione a tutto il consiglio comunale in quanto il suo orientamento sarebbe quello di non incassare la cifra e di devolverla: “Si potrebbe fare finta che questi soldi non siano mai stati incassati – afferma – e devolverli quindi per altre finalità. La questione la porrò al più presto ai miei colleghi d’aula. Una cosa del genere non era mai capitata per cui devo ancora studiare il metodo per mettere in discussione questa tematica. Penso che convocherò in tal senso una conferenza dei capigruppo”. Aiello però precisa che questa sua presa di posizione è al momento “isolata”, nel senso che non ne ha ancora avuto modo di parlarne con nessuno degli esponenti del civico consesso: “Da parte mia – continua ancora il presidente del consiglio – c’è la massima disponibilità a fare a meno di questi soldi. Ovviamente io sono solo uno dei trenta rappresentanti d’aula per cui si dovrà trovare unanimità d’intenti in tal senso”. Rimborsi che arrivano in un momento in cui la Segreteria generale del Comune approva una determina per effettuare il necessario impegno di spesa per pagare sindaco, assessori e consiglieri. Dal provvedimento si evince che a Partinico la politica ha un costo annuale di quasi 362 mila euro. Nello specifico a questa cifra si arriva contando i 3 mila e 500 euro di stipendio che spettano al sindaco, i quasi 2 mila per il vicesindaco, ed i mille e 600 euro invece che vengono riconosciuti a ciascun assessore ed al presidente del consiglio. Ai 29 consiglieri comunali sono riconosciuti circa 30 euro di gettone per ogni presenza in aula o in commissione. Emolumenti che sono stati ridotti nel 2006 del 10 per cento per effetto di una decisione assunta in sede di Finanziaria da parte del governo nazionale. Da precisare che si tratta di cifre calcolate al lordo a cui vanno aggiunti altri 7 mila euro di Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive applicata agli amministratori. Più volte consiglieri comunali e partiti, in testa Rifondazione comunista e Movimento 5 Stelle, hanno sollecitato il Comune a provvedere ad un taglio delle indennità.

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