‘PalaCentoPassi’, tutto fermo da mesi. Scavi fatti, allacci mai realizzati

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“Nelle prossime settimane saranno completati i lavori e prima possibile il campo sarà messo a disposizione della comunità e delle associazioni sportive presenti nel nostro territorio”. Lo aveva dichiarato il 3 settembre del 2018, tramite l’ufficio-stampa del comune di Alcamo, il vice-sindaco Vittorio Ferro, riferendosi al Palatenda Cento Passi.

A metà dello scorso mese di gennaio, invece, l’assessore allo sport Filippo Salato in questo caso l’assessore Salato, pochi giorni fa e sempre nella stessa nota-stampa, aveva detto, come più volte affermato anche dai suoi predecessori: “i lavori sono stati quasi ultimati, ormai mancano le ultime rifiniture”. Le immagini riprese proprio questa mattina parlano da sole.

I telegiornali e il giornalismo non affermano mai che gli asini volino o che il sole spunti da Trapani, ma fanno soltanto informazione e cercano di fare chiarezza su vicende per le quali, politici e amministratori comunali, provano ad arrampicarsi sugli specchi. Nel cantiere della struttura, nello spiazzo adiacente gli spogliatoi dello stadio Lelio Catella, le cose stanno così da alcuni mesi.

Rarissimamente si è visto arrivare qualche operaio o i titolari dell’impresa aggiudicataria dell’appalto, la Diemmea di Marsala. Da almeno 6 mesi si parla dell’arrivo di una caldaia per completare il PalaCentoPassi. Forse l’attrezzatura, alla luce del tempo che scorre infruttuosamente, sta viaggiando, con il carretto, dalla Cina.

Le immagini di oggi mostrano, oltre ai chiari segnali di abbandono, gli scavi per gli allacci di acqua, metano ed elettricità sono stati effettuati chissà da quanto tempo ma tubature e cavi non vi hanno mai messo piede. Un cantiere, quello del palatenda “Cento Passi”, che sarebbe dovuto andare avanti per soli cinque mesi e che invece non è stato ancora completato in quattro anni e 7 mesi.

Una sorta di record negativo che probabilmente rappresenta la cartina di tornasole di come, alcune amministrazioni comunali tengano a cuore lo sport e la sua valenza educativa. Bello e significativo dare riconoscimenti agli sportivi alcamesi che raggiungono palcoscenici prestigiosi, ma sarebbe ancora più bello e importate completare le strutture nei tempi previsti.

Più di quattro annidi ritardo non ammettono giustificazioni come anche la vicenda che riguarda i defibrillatori presenti negli impianti sportivi comunali. Nel marzo scorso il personale aveva segnalato alla direzione competente che le placche di questa attrezzatura salvavita fossero scadute. In quasi quattro mesi quelle nuove non sono state ancora montate. Stano arrivando, dicono da comune. Forse con lo stesso carretto in viaggio, trainato dai muli, dalla Cina?