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giovedì, Maggio 29, 2025
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Diga Garcia, 4 milioni MC in meno, nuova emergenza. ATI invita sindaci a intervenire

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La diga Garcia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha 4 milioni di metri cubi in meno di acqua. Una situazione che ha spinto la cabina di regia per l’emergenza idrica della Regione a disporre, come già accaduto nel 2024, misure contingenti per il risparmio dell’acqua. Le disposizioni della protezione civile, dipartimento all’interno del quale opera la cabina di regia, sono state raccolte dall’ATI idrico di Trapani che in una nota ha informato l’utenza.

L’Assemblea Territoriale Idrica di Trapani, a seguito delle decisioni assunte nei giorni scorsi dalla Cabina, informa quindi che a causa dell’emergenza idrica, che sta interessando in particolare il territorio trapanese, si è deciso di adottare misure contingenti per il risparmio della risorsa idrica per preservarla per i futuri mesi estivi. La diga Garcia, sulla quale le piogge sono state particolarmente scarse,  alimenta il sistema di Montescuro Ovest che rifornisce, attraverso Sicilacque, gran parte dei comuni della provincia di Trapani. Pertanto, in considerazione della riduzione già in atto del 15% delle forniture idriche da parte di Siciliacque, l’ATI di Trapani invita tutti i sindaci ad adottare tempestivamente ordinanze volte a limitare l’uso dell’acqua potabile ai soli scopi domestici e igienico-sanitari, ad evitare gli sprechi ed inoltre a ricercare nuove fonti di approvvigionamento idrico per mitigare l’emergenza.

“Eventuali nuove fonti – assicura il presidente ATI, Francesco Gruppuso, sindaco di Calatafimi/Segesta – saranno oggetto di valutazione positiva da parte della cabina di regia regionale per reperire finanziamenti e progettazione”. L’ATI continuerà comunque a monitorare la situazione – si legge nella nota – per individuare soluzioni a tutela delle esigenze primarie della popolazione. Gruppuso lancia poi in un appello ad ogni singolo cittadino “che dovrà essere responsabile verso sé stesso e gli altri per preservare la risorsa idrica quale BENE PREZIOSO. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte in coscienza e responsabilità”. Si spera comunque che la situazione possa rientrare – ha concluso il presidente dell’ATI Idrico di Trapani – qualora le piogge nei prossimi mesi primaverili possano essere abbondanti.

 

Sindacati sul piede di guerra per la gestione dell’acqua della diga Rubino

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Il ministero delle infrastrutture, dopo controlli,  ha sospeso il provvedimento di messa fuori esercizio della Diga Trinità di Castelvetrano“. Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Renato  Nell’attesa che vengano completate le attività di verifica e calcolo, nonché le ulteriori verifiche di sicurezza dei cunicoli di ispezione e di drenaggio, quindi il livello dell’acqua all’interno della diga Trinità potrà raggiungere di nuovo quota 62 . Intanto è allarme per la  diga Rubino, uno dei principali bacini idrici della provincia di Trapani al centro di una controversia che rischia di compromettere il futuro del settore agricolo locale. La capacità dell’invaso è stata drasticamente ridotta, passando da 11 a meno di 5 milioni di metri cubi, a causa di presunte carenze strutturali. Una decisione che, secondo le organizzazioni sindacali e produttive, manca di trasparenza e sta mettendo in ginocchio gli agricoltori della zona. Le sigle sindacali Conf.Sal Sicilia, Copagri, FederAgri e Conf.Sal provinciali hanno denunciato la situazione con un documento congiunto, chiedendo chiarezza sulle reali condizioni della diga e sulle eventuali azioni di ripristino. Il timore è che si stia ripetendo quanto accaduto alla Diga Trinità che per sette anni ha riversato in mare milioni di ettolitri di acqua piovana per presunti problemi strutturali. La stessa sorte potrebbe toccare alla Diga Rubino, la cui capacità è stata limitata su disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la Direzione Generale per le Dighe e le Infrastrutture Idriche.

Il provvedimento è stato presentato come una misura precauzionale per garantire la sicurezza dell’invaso.  Questo stato di incertezza ha lasciato gli agricoltori privi di risposte e senza prospettive chiare per il futuro. Paradossalmente, mentre gli agricoltori lottano contro la carenza d’acqua, la diga rischia di disperdere centinaia di migliaia di ettolitri a causa delle abbondanti piogge degli ultimi mesi. Uno spreco inaccettabile. La riduzione della capacità della Diga Rubino si traduce in una minore disponibilità di acqua per l’irrigazione, aggravando la crisi del settore agricolo e zootecnico della provincia. Le problematiche della Diga Rubino non rappresentano un caso isolato, ma evidenziano una criticità più ampia legata alla gestione dell’acqua in Sicilia. Per affrontare la crisi, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e con le principali autorità competenti in materia di gestione idrica.

Elezioni ex province, Centro-destra, Fausto o Lentini a presidente. Centrosinistra sull’asse Tranchida

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Domenica 27 aprile si voterà per la rinascita degli organi direttivi delle ex province siciliane, oggi Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Si tratta di elezioni di secondo livello (potranno cioè candidarsi e votare soltanto gli amministratori comunali in carica) e i voti saranno ponderati, avranno cioè un peso diverso in base alla popolazione di ciascun comune. In provincia di Trapani saranno quattro quelli per così dire più pesanti, vale a dire Alcamo, Marsala, Trapani e Mazara del Vallo che rientrano nella fascia fra 30.000 e centomila abitanti. Questo significa che i voti degli amministratori di questi comuni più grandi avranno un valore di ben cinque volte superiore a quelli dei comuni più piccoli come ad esempio Buseto Palizzolo, Poggioreale, Salaparuta e Vita.

Sindaci e consiglieri comunali, potranno votare tutti ad eccezione di quelli di Marsala e Favignana perché organismi in scadenza, avranno schede di colore diverso (per i comuni più grandi saranno verdi) e potranno godere del voto disgiunto. Non potranno votare gli assessori non eletti e quindi soltanto nominati dai primi cittadini. A presidenti delle ex province potranno candidarsi i sindaci mentre per i consigli provinciali, nel trapanese composto da soli 12 membri, saranno in corsa i consiglieri comunali.

Insomma un esercito in tutto di circa 500persone per soli tredici posti. Il centrodestra sta chiudendo il cerchio per la candidatura a presidente: in corsa ci sono Giuseppe Fausto, sindaco di Castellammare del Golfo, e Giovanni Lentini, primo cittadino castelvetranese. A giorni la coalizione dovrebbe fare sintesi su uno dei due nomi quello di Fausto, in quota Noi Moderati, sembra il più accreditato. Dall’altro lato il candidato per il centrosinistra potrebbe essere il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida o la sindaca di Erice, Daniela Toscano, espressione dello stesso gruppo.  cinque stelle, però, avrebbero esternato qualche mugugno e tutto quindi potrebbe ancora accadere.

Mazara del Vallo. La “Coperta della Pace” unisce donne musulmane e siciliane

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Un simbolo di integrazione e dialogo culturale: così è stata definita la “Coperta della Pace”, realizzata a mano dalle donne musulmane del “Progetto Donna” e dalle donne siciliane dell’associazione “Palma Vitae” di Castelvetrano. La coperta, presentata alla Fondazione “San Vito Onlus” nasce nell’ambito del progetto “Intreccio di maglia”, con l’obiettivo di favorire l’inclusione e la condivisione attraverso il lavoro manuale. “Creare unione attraverso i laboratori e riscoprire antiche tradizioni, come il cucito a mano, è stato il cuore di questa iniziativa. Con questa coperta vogliamo lanciare un messaggio chiaro di pace”, ha dichiarato Giusy Agueli, responsabile di “Palma Vitae” e del “Progetto Donna”.

A guidare le partecipanti nella lavorazione della lana è stata Giovanna Triolo di Castelvetrano, che ha trasmesso la sua passione per il ricamo appresa dalla madre. Afef, Raja, Manel e Fathia, tra le donne musulmane coinvolte, hanno imparato a cucire con il punto legaccio, creando piccoli quadrati di lana poi assemblati fino a formare la coperta con la scritta “Pace”. L’incontro si è concluso con una festa che ha visto lo scambio di piatti tipici siciliani e del Maghreb, tra cui cous cous e dolci, alla presenza del presidente della Fondazione, Vito Puccio. L’iniziativa ha rappresentato un’occasione per “intrecciare” le esperienze di donne italiane e tunisine, promuovendo socialità e integrazione attraverso il lavoro a maglia. Studi scientifici dimostrano che questa attività, nota come “Knitting terapia”, ha effetti benefici sul corpo e sulla mente, riducendo stress e ansia grazie alla ripetizione dei movimenti. Il laboratorio si è svolto tra la sede della Fondazione a Mazara del Vallo e i locali ex Eca di Castelvetrano, sede di “Palma Vitae”, e ha offerto alle partecipanti un’opportunità di crescita e condivisione, rafforzando il legame tra culture diverse.

Aggredito agente penitenziario del carcere di Trapani, necessario trasporto in ospedale

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Aggressione ai danni di un agente penitenziario da parte di un detenuto al carcere di Trapani. Per l’agente è stato necessario il trasporto in ospedale. Solidarietà da parte del segretario provinciale del Sinappe, Rocco Parrinello. «Questo episodio – denuncia il sindacalista – evidenzia in maniera chiara come a nulla siano valsi gli allarmi sulla necessità di rinforzare il contingente presente durante lo smistamento dei detenuti nelle varie attività giornaliere. Nell’ultimo mese è stata assegnata da altri istituti del distretto una quantità crescente e spropositata di detenuti problematici, impossibili da gestire senza un congruo personale e senza gli strumenti adatti a eventuali interventi contenitivi».

Minacce e spintoni al Commissariato di Polizia, alcamese finisce in carcere

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Reazioni violente, minacce e spintoni al Commissariato di Polizia di Alcamo. L’uomo, un pregiudicato alcamese, era stato convocato per l’esecuzione di una misura di detenzione domiciliare. Nemmeno l’intervento della madre e del fratello è servito a calmarlo. Dopo l’arresto in flagranza di reato, è stato trasferito nel carcere di Trapani in attesa del processo per direttissima. Convalidato l’arresto, l’Ufficio di Sorveglianza di Trapani ha revocato la detenzione domiciliare, disponendo il trasferimento definitivo in carcere.

Calcio, Accademia su e Castellammare giù. Basket, play-off Golfo – Stella

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Credito foto “Depositphotos.com”.

Con la netta vittoria per 5 a 1 sul fanalino di coda Lascari, l’Accademia Trapani è quasi definitivamente fuori dal rischio play-out.  I trapanesi fra aggiustamenti di mercato e cambio dell’allenatore occupano adesso la settima posizione con ben undici punti di vantaggio sulla zona calda. Sta risalendo bene anche il san Vito Lo capo, squadra alla quale sta facendo molto bene la cura del nuovo tecnico Stefano Colombo. Ieri l’undici marinaro ha firmato un pirotecnico 3 a 3 contro lo Sciacca, terza forza del campionato, salendo così a tre punti di vantaggio sulla quint’ultima posizione, quella che porta ai play-out. In testa, nel campionato di Eccellenza, continuano a vincere le due battistrada Atletico Palermo e Gela mentre più giù continua la stagione negativa di Castellammare e Partinicaudace, il primo sconfitto a Piana degli Albanesi con rete dell’ex Totò maltese e il secondo battuto a Marineo. Partinicesi adeso terzultimi e castellammaresi che, con soli cinque punti di vantaggio sul Castelbuono, devono cominciare a guardarsi le spalle.

E passiamo al basket femminile. Sarà la Stella Palermo il primo avversario della Golfo nei playoff. Le alcamesi, forti del primo posto in stagione regolare, avevano ottenuto il pass per le semifinali mentre le palermitane hanno dovuto sudare per eliminare, nei quarti, il Katane. La Stella ha centrato il pass in gara 3 andando a vincere sul parquet etneo per 50 – 44. Tutto pronto quindi per le semifinali. Da un lato del tabellone la vice-capolista Viagrande dovrà vedersela con l’ostico San Matteo Messina mentre dall’altro si contenderanno la finalissima Golfobasket e Stella Palermo. Gara 1 domenica prossima al PalaTreSanti alle ore 18 e retur-match al Palamangano il week-end successivo. Eventuale bella in programma domenica 30 maggio sul parquet alcamese.

Festa di San Giuseppe a Borgetto tra religiosità e cultura

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La comunità di Borgetto vive con grande devozione e tradizione i festeggiamenti in onore di San Giuseppe, patrono dei falegnami e simbolo di fede e protezione. L’evento, iniziato ieri si concluderà il  19 marzo. Ricco il  programma di celebrazioni religiose, eventi culturali e momenti di condivisione legati alle antiche Mense di San Giuseppe, una tradizione secolare che si rinnova di anno in anno. I festeggiamenti hanno preso il via ieri  con l’intronizzazione della statua di San Giuseppe presso la mensa della Congregazione di via Orologio, accompagnata dal suono dei tamburi di Borgetto, un momento carico di simbolismo e spiritualità che segna l’inizio delle celebrazioni.

Ieri presentato il libro Per Fidem ad Joseph della professoressa Maria Rita Vescovo, un’opera che racconta e valorizza i momenti salienti della festività, dalla promessa alla processione del simulacro per le vie di Borgetto. Dopo si è tenuta la Santa Messa e l’entronizzazione del simulacro di San Giuseppe nella Chiesa Madre. Celebrazioni eucaristiche, giornate dedicate all’arte e alla cultura, con la mostra di pittura su stoffa, i recital di poesie su San Giuseppe e una serata di degustazioni di piatti tipici. Il 16 marzo sarà il momento della Santa Messa solenne, seguita dal tradizionale giro dei carretti siciliani per le vie del paese, con la partecipazione della Fanfara dei Bersaglieri e la serata folkloristica con la sfilata di gruppi in costume e spettacoli tradizionali.

Dal  17 al 19 marzo, cuore pulsante della festa saranno le Mense di San Giuseppe, allestite in diversi punti del paese. Le mense, arricchite di pietanze tipiche della tradizione contadina, rappresentano un momento di condivisione e solidarietà, in cui i devoti offrono cibo in segno di ringraziamento e devozione al Santo. Il 18 marzo, sarà una giornata di grande partecipazione popolare, con l’alborata e lo scampanio dei sacri bronzi, il giro per le vie del paese della banda musicale e il gruppo di devoti con le muline sbandieratori di Cinisi. Il 19 marzo, giorno dedicato al Santo, la comunità vivrà il momento più solenne dei festeggiamenti. Dopo la Santa Messa solenne, avrà luogo il pranzo delle Mense di San Giuseppe, seguito nel pomeriggio dalla tradizionale processione del simulacro per le vie del paese, un evento che coinvolgerà fedeli e visitatori in un suggestivo percorso di fede e devozione. Concluderà la giornata la tradizionale fiaccolata in onore di San Giuseppe e la celebrazione finale in Chiesa Madre.

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