Un’altissima coltre di fumo nero ha reso l’aria irrespirabile per un raggio di un paio di centinaia di metri. A causarla l’incendio di otto autovetture di cui soltanto due marcianti. Le altre sei invece vecchie carcasse abbandonate in quell’area da tempo. Il fuoco, nel pomeriggio di ieri, ha messo in ansia i residenti dell’ex villaggio regionale di Alcamo e delle zone limitrofe. I vigili del fuoco, il cui distaccamento sorge a poca distanza, erano già impegnati in contrada Calatubo per altre fiamme che stavano lambendo anche le abitazioni. Per questo nel largo di via Ruisi è dovuta arrivare una squadra da Trapani.
In quei 45 minuti il rogo ha avvolto anche gli altri mezzi. Non si sono registrati comunque feriti e i primi ad arrivare sul posto, per tenere la situazione sotto controllo ed evitare che qualcuno incautamente si avvicinasse al rogo, sono stati gli agenti della polizia municipale. Sono state necessarie circa tre ore per spegnere l’incendio e poi bonificare l’intera area. Non si conoscono ancora ancora con certezza le cause delle fiamme ma polizia municipale e carabinieri, che conducono le indagini, pare abbiano individuato cosa effettivamente sia accaduto. Il proprietario di una delle due automobili funzionanti stava effettuando lavori al motore quando, con il tentativo di mettere in moto, sarebbe partita una scintilla dall’impianto elettrico.
L’aria già satura di vapori di carburante e il vento hanno fatto il resto. Nell’attesa della squadra dei vigili de fuoco, intervenuta da Trapani, le fiamme sono saltate da un mezzo all’altro. Non è la prima volta che nel villaggio Maria Ausiliatrice, zona purtroppo sempre degradata, si registrano tali fenomeni. La zona, diverse volte, è stata colpita da incendi di cataste di rifiuti e di sterpaglie Fiamme che sono arrivate anche a lambire le palazzine popolari. In passato pure fuoco alle carcasse di vecchie automobili che poi rimangono sul posto quasi per sempre. Mai però era capitato quello verificatosi ieri: 8 automezzi avvolti completamente dal rogo.