La rete ospedaliera è stata al centro dell’incontro presso l’ Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri della provincia di Trapani. Messo in evidenza il fatto che gli ospedali sono ancora organizzati come 30/40 anni fa, quando la diagnostica e la terapia erano completamente diverse e molto meno efficaci di quelle attuali. In provincia di Trapani non solo ci dovrebbe, ma ci potrebbe essere una sanità migliore dell’attuale, i cittadini ne hanno diritto. In attesa della costruzione di uno / due nuovi ospedali, se ne parla da anni ad Alcamo ma ormai in pochi credono che sarà costruito, si dovrebbero utilizzare al meglio tutti gli spazi degli ospedali esistenti, riorganizzandoli e dandogli, dove è fattibile, un orientamento specialistico. Creare un centro di eccellenza non è sicuramente cosa semplice, ma neanche impossibile, dicono i medici. In sintesi ecco le proposte avanzate dalla federazione dei medici della provincia di Trapani. Per migliorare la sanità della provincia di Trapani c’è bisogno di aumentare i posti letto a 1200-1400, aumentare le unità operative di eccellenza e potenziare quelle esistenti.
Si dovrebbe dare un orientamento specialistico:
il Sant’Antonio di Trapani a indirizzo cardiovascolare;
l’ospedale Paolo Borsellino di Marsala a indirizzo Oncologico, oltre a portare a termine il padiglione per le malattie infettive.
A Mazara potenziare la radioterapia,
A Salemi incrementare la riabilitazione.
Presso l’ospedale di Castelvetrano potrebbe essere allocata una unità operativa di traumatologia e ortopedia che potrebbe servire anche parte dei comuni della provincia di Agrigento.
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