Niente ricambio generazionale, ad Alcamo circoli in crisi

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Per decenni hanno rappresentato ad Alcamo il punto principale di aggregazione tra le varie categorie sociali. Attività culturali: mostre, presentazione di libri, dibattiti, veglioni per beneficenza e tanto altro. Parliamo dei circoli oggi quasi in fase di estinzione perché non c’è stato un ricambio generazionale. Sino alla fine degli anni ’80 l’aspirazione era quella di potersi scrivere al Circolo di cultura o alla Società cattolica operaia che raggiunse quota mille iscritti. La società cattolica oggi ha 96 iscritti. Ha festeggiato in questi giorni 152 anni. Il circolo, presieduto da Tanino Salerno,  oggi ammette per la sopravvivenza soci straordinari che sono una quindicina. E non ha chiuso i battenti grazie alla lungimiranza di amministratori come Leonardo Guarrasi, presidente onorario deceduto nei giorni scorsi, Ciccio Bastone e Fifì Maniscalchi, che 40   anni fa acquistarono i locali in piazza della Repubblica. I soci hanno diritto alla chiesa cimiteriale.

Al Circolo di cultura l’iscrizione era riservata solo a laureati e diplomati. A frequentarlo medici, insegnanti, avvocati, liberi professionisti, imprenditori. Fondato nell’aprile del 1945. Trasferitosi 30 anni fa dalla storica sede di piazza Bagolino in un immobile di viale Italia di 400 metri quadrati. Il circolo  ha aperto da anni le porte  ad associati, e a club che hanno snaturato lo spirito dei fondatori. Ma così si sta assicurando una traballante sopravvivenza. Oggi i soci effettivi sono una ventina. I saloni di piazza Bagolino del  Circolo di cultura hanno ospitato eventi come quello del 1969, presente l’attrice Eleonora Rossi Drago, per raccogliere fondi per il Belice. La Rai mandò in onda dal circolo di cultura una trasmissione-dibattito su Franca Viola. Il giudice Carlo Palermo, che scampò all’attentato di Pizzolungo, quando fece ritorno in Sicilia, fu ospite del circolo di cultura dove si è svolto anche un campionato italiano di biliardo vinto da un allora giovanissimo Marco Zanetti.

Ad Alcamo sino alla fine degli anni ’90 i circoli erano numerosi. La ricca borghesia nobiliare si è riunita dal 1845 sino alla chiusura nel 2002, al Circolo Centro. I cattolici: circolo Don Bosco, 1901-2005.  Circolo Caccia&Pesca chiuso 5 anni fa venne inaugurato nel 1924. Di recente ha chiuso i battenti il circolo Maria Santissima dei Miracoli aperto nel 1892. Il ritornello è per tutti lo stesso: non si iscrive più nessuno. Pochi i soci, 35,  al circolo Sant’Antonio della via Mazzini che nel 1989  fa subì una forte stangata quando un presidente, oggi defunto, si involò con la cassa contenente 380 milioni delle vecchie lire, che dovevano essere utilizzate per una nuova chiesa cimiteriale. Non c’è un ricambio generazionale perché oggi i giovani preferiscono frequentare locali dove possono bere cascate di alcolici