Insegnante partinicese dona organi. Morta al Policlinico, per un aneurisma, maestra dell’infanzia

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Muore al Policlinico di Palermo per un aneurisma cerebrale e i famigliari decidono di donare gli organi. La donna di 45 anni, insegnante in una silo nido di Partinico è deceduta dopo alcuni giorni dal ricovero nel reparto di terapia intensiva, ed i famigliari hanno accolto la richiesta dei sanitari per eseguire il prelievo di organi per la donazione. Ad essere stati prelevati fegato e reni. Ad eseguire l’intervento per i prelievi è stato l’ufficio dal dottor Santi Maurizio Raineri, coordinatore aziendale. Si tratta di un gruppo di medici e infermieri del dipartimento di emergenza urgenza diretto dal professore Antonino Giarratano, che si occupa di seguire il donatore dalle prime fasi di osservazione fino al momento.  Importante il supporto fornito anche sul fronte psicologico dalla psicologa Elena Massini. Ognuno di noi può salvare delle vite, esprimendo il proprio “sì” alla donazione. La donazione, nelle sue molteplici forme, è espressione di reciprocità e solidarietà.  In Italia i principi della gratuità, libertà, consapevolezza, volontarietà e anonimato sono trasversali a tutte le tipologie di donazione e sono posti a tutela del donatore e del ricevente.   Ci sono tanti modi per diventare donatore e lo si può essere sia in vita che dopo la morte. Per scegliere di diventare donatore è bene informarsi, conoscere tutte le tutele previste e sapere che il nostro sistema trapianti è tra i primi posti in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi. Ma come è successo nel caso raccontato i familiari possono, nel momento drammatico della loro vita, decidere di donare gli organi e far vivere i riceventi.