Morte del carrozziere di Castelvetrano, pena ridotta per la ragazza che ne causò la morte

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Ridotta la pena alla ragazza che a Castelvetrano provocò la morte di un carrozziere in pensione dopo averlo spinto e procurandogli la morte dopo un volo di oltre tre metri. In appello, a Palermo, i giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche alla castelvetranese Maria Aurora Campanella, accusata di omicidio preterintenzionale per la morte di Antonino Calandrino, anche lui di Castelvetrano, che perse la vita a 62 anni la notte di Natale di due anni fa, dopo essere stato spinto dalla ragazza. La giovane è stata condannata a sei anni e otto mesi. In primo grado, al tribunale di Marsala, le erano stati inflitti 11 anni e 4 mesi di reclusione.