Monte Bonifato di Alcamo, discariche a “San Nicola”. Comitato installa cartelli e dialoga con Comune

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Gettare i rifiuti per strada sembra diventato uno sport agonistico e fonte, forse, di inspiegabile piacere. Un piacere che diventa maggior quando gli enti provano ad adoperarsi per rimuoverli. E quello che succede anche ad Alcamo lungo la strada di contrada San Nicola, sul monte Bonifato. Gli interventi, in quella zona, sarebbero a carico del Libero Consorzio Comunale, l’ex provincia, che gestisce la Riserva in un territorio, quello della montagna alcamese, da sempre al centro di ‘litigi’ fra enti sulle competenze. Qui cumuli di rifiuti di ogni genere sono disseminati da tempo lungo la strada, una discarica abusiva a cielo aperto che altro non fa se non deturpare il paesaggio creando, al contempo, un disagio per chi possiede dei terreni in quella zona e una pessima pubblicità della città agli occhi dei turisti.

A distanza di due anni dal primo intervento di pulizia, la situazione è tornata quasi alle stesse pessime condizioni di allora: circostanza questa che ha portato un gruppo di produttori di vino, proprietari di terreni nella zona e organizzatori di visite enogastronomiche, a proseguire la protesta, con azioni concrete, dando vita anche a un comitato spontaneo. Si tratta dei titolari delle aziende alcamesi di “Tenute Valso”, da anni in prima linea nella lotta contro le discariche, “Possente”, “Viola”, “Elios” e “Di Leo” che hanno installato ieri pomeriggio alcuni cartelli lungo la strada di San Nicola. Sulla cartellonistica è stato segnalato non solo l’eventuale denuncia dei trasgressori alle autorità competenti (posta la presenza di videsorveglianza), ma anche l’invito a portare i rifiuti al CCR, in Contrada Vallone Monaco nei pressi della zona industriale di Sasi.

Al problema sta facendo fronte anche l’amministrazione comunale di Alcamo: dopo un incontro fra i membri del comitato e gli assessori Donato, Benenati e Camarda è stato avviato un intervento straordinario di rimozione dei rifiuti ed esternato l’impegno ad assicurare maggiori controlli. Già due anni fa, una prima battaglia era stata portata avanti da alcuni cittadini, fra i quali un giovane produttore ventenne, proprietario con la famiglia di vigneti di pregio in quelle zone. La città di Alcamo, conosciuta per lo più per il vino, attualmente settore che riesce ad attrarre turisti, meriterebbe di continuare ad essere nota per questa produzione piuttosto che per l’accumulo di rifiuti.