La chiusura del centro congressi Marconi sede di mostre, concerti e varie attività culturali risale allo scorso mese di gennaio. Da allora è calato il silenzio sull’immobile del corso VI Aprile. Questa situazione provoca notevoli disagi a tante associazioni e non solo che trovano difficoltà a programmare eventi. La maggior parte delle iniziative culturali e altro sono annullate o trasferite alla Cittadella dei giovani, ma con i suoi 90 posti non risulta sufficiente per potere accogliere tutti gli spettatori. Per esempio l’Associazione amici della musica ha quasi cento abbonati e quindi la sala della cittadella dei giovani non può accogliere coloro i quali pagano il biglietto. Al Marconi i posti sono 200. Il Marconi è chiuso perché durante il sopralluogo dei vigili del fuoco si è scoperto che mancano i rilevatori di fumo. Sono previsti dalla legge all’interno di strutture che ospitano un numero elevato di persone quali ospedali, hotel, ristoranti, cinema, centri congressi, uffici pubblici etc. Una serie di distrazioni hanno portato alla chiusura del Marconi. Quando nel 1998 venne aperto non occorrevano i rilevatori perché definito centro congressi. Da alcuni anni i rilevatori si sono resi necessari per legge poiché si svolgono concerti e altro. Ci si è accorti che mancano dopo ben 26 anni. Al Comune qualche mese fa hanno detto che è già completata tutta la documentazione richiesta dai vigili del fuoco compresa la Scia, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività nella prevenzione incendi. Ma è mai possibile che in quasi sette mesi ancora il Comune non riesce a risolvere tutti i problemi. Quanti mesi passeranno ancora per la riapertura del Marconi? E’ un mistero. Ad ottobre riprenderà alla Cittadella la stagione concertistica degli Amici della musica ma è al palo per la programmazione 2025 non sapendo in quale struttura andare. Stessa situazione per tante associazioni poiché al Comune si accumulano ritardi su ritardi su tanti settori della vita pubblica.