Intitolazione liceo di Partinico, Impastato definiscono “non democratico” parere studenti

0
254

Gli eredi di Peppino Impastato, a nome e per conto di ‘Casa Memoria’, hanno inviato una lettera al prefetto di Palermo e al provveditorato agli studi, sulle polemiche scaturite dalla vicenda relativa alla denominazione del Liceo di Partinico. “Chiediamo che si agisca in nome della Democrazia e nel rispetto della decisione presa democraticamente, secondo il regolare iter dal Consiglio d’Istituto (sia nel 2022, sia nel 2024), intitolando dunque in tempi rapidi la scuola a Felicia Peppino Impastato”. Sono stati per noi, familiari di Felicia e Peppino ed attivisti di Casa Memoria, giorni di grande amarezza, lenita soltanto dalla solidarietà che ci è stata rivolta da centinaia di persone, realtà, associazioni di tutta Italia. Ci sentiamo solidali ai Consigli d’Istituto (sia quello che votò nel 2022, che l’attuale) che hanno agito con coraggio in un clima difficile, diffamati ed accusati di essere non democratici, quando invece l’iter seguito è stato regolare e democratico. Casa Impastato ha poi parlato del pronunciamento degli studenti che, per circa il 75%, si è dichiarato contrario perché il nome di Peppino Impastato viene ritenuto fortemente collocato politicamente e particolarmente divisorio. Un referendum – secondo gli Impastato – avvenuto tra gli studenti del liceo, questo sì privo di regolarità, con un voto non segreto fatto per alzata di mano, in un clima di tensione che sicuramente non ha favorito nei ragazzi né serenità, né consapevolezza. Riteniamo gravi le posizioni prese dall’amministrazione comunale di Partinico guidata dal Sindaco Rao che già lo scorso anno voleva presentare una mozione per negare l’intitolazione a Felicia e Peppino. Il Comune in quell’occasione, dopo aver ricevuto tantissime critiche a livello nazionale, – scrive Casa Memoria – fece un passo indietro, accettando l’intitolazione a Felicia e Peppino. Adesso il diniego al cambio di intitolazione è stato concentrato sugli studenti, partendo da questo anomalo referendum – scrivono gli eredi di Peppino Impastato – che li ha messi di fatto in cattiva luce di fronte a tutta l’Italia, facendoli passare per chi preferisce un personaggio come Savarino, vicino alla mafia e al fascismo, – accusa casa Memoria – piuttosto che due simboli della lotta alla mafia, come Felicia e Peppino Impastato. Peppino dagli studenti partinicesi è stato definito “divisivo”, termine che ha offeso tutte quelle persone che in questi anni si sono unite nel suo nome, ma – aggiungiamo noi – espresso in maniera democratica e liberale. Speriamo venga accolto il nostro appello a ripristinare – si conclude la lettera di ‘Casa Memoria’ – e la democrazia e onorare due persone che hanno dedicato la loro intera vita alla lotta alla mafia.