Incremento ore ai contrattisti in alcuni settori. Macaddino attacca soltanto Luppino

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Si rischiava di mancare alcuni importanti obiettivi e quindi si è reso necessario l’aumento delle ore ai contrattisti. Un provvedimento predisposto non soltanto dalla direzione VI del comune di Alcamo ma anche dal settore affari generali e dalla polizia municipale. Lo spiegano gli atti. Nonostante ciò Sebastiano Luppino, dirigente comunale, e stato raggiunto dalle pesanti accuse del segretario generale provinciale della UIL Fbl, Giorgio Macaddino.

“La decisione del dirigente della ragioneria di incrementare a pioggia a tutto il personale a tempo determinato del suo settore l’orario settimanale di lavoro apre un vulnus nei rapporti tra le organizzazioni sindacali e il comune di Alcamo, e prima ancora tra organi politici e burocratici del Comune. Chi guida effettivamente la macchina ad Alcamo?” si chiede sarcasticamente il sindacalista.

Il segretario generale della Uil Fpl Trapani aveva commentato così la decisione della “ragioneria” del Comune di incrementare a 30 ore fino alla fine dell’anno l’orario dei dipendenti a tempo determinato, i cosiddetti contrattisti. Un provvedimento che però riguarda anche altri settori e che presto verrà adottato anche da servizi manutentivi e urbanistica. Macaddino, però, attacca soltanto di Luppino.

“Abbiamo letto il Dup e il Peg – aggiunge – e non abbiamo trovato alcun riferimento alle integrazioni orarie per il personale della ragioneria, né alcun obiettivo particolarmente complesso. L’atto firmato dal dottor Luppino, il dirigente della Direzione VI, del resto, fa riferimento ad adempimenti ordinari d’ufficio e non certo ad obiettivi strategici o particolarmente complessi. Per questo abbiamo deciso di inviare gli atti alla procura della Corte dei conti”.

Giorgio Macaddino conclude la sua nota chiedendo a chi ne ha le competenze “di bloccare questo scempio e di avviare una riflessione, alla quale la Uil è pronta a dare un contributo, per affrontare nel rispetto delle leggi e del buon senso la situazione del precariato ad Alcamo.  Ben venga il potenziamento degli uffici dove si condividono obiettivi specifici di miglioramento dei servizi, ma è da condannare senza appello qualsiasi atto baronale che stride coi tempi moderni”.